Un getto di petrolio alto e imponente che invade i volti soddisfatti di John Ross (Josh Henderson) e della sua Elena Ramos (Jordana Brewster), oltre che il terreno incontaminato e ameno del Southfork Ranch. Inizia così la nuova stagione di Dallas che dell’originale mantiene solo il titolo e l’accompagnamento musicale della sigla. I colori sono più vivaci e contrastati, le riprese più panoramiche e suggestive e il cast sembra uscito dalla pubblicità di un profumo. Le dinamiche imprenditoriali e affaristiche dell’originale cedono il posto ai bicipiti sovrasviluppati dei due protagonisti: i cugini John Ross e Christopher Ewing (Jesse Metcalfe).
I due aitanti milionari sembrano usciti dal palco luminescente e chiassoso di Magic Mike, ma la loro dialettica, il francese perfetto sfoderato al momento giusto e una conoscenza approfondita dell’estrazione degli idrati di metano dall’Oceano e del trivellamento della terra sono impareggiabili. A fare da “balie” ai rampolli della famiglia Ewing sono sempre i due padrini che abbiamo imparato ad amare: Bobby (Patrick Duffy), intenzionato a preservare il desiderio della madre di non estrarre il petrolio dalla sua terra, e J.R. (Larry Hagman), relegato a uno stadio depressivo che lo rende una larva inerme per poi resuscitare dalle sue ‘ceneri’ e ritornare il fedele seguace del Diavolo quale era in passato. Altro che Dr. Faust.
Gli intrighi, i tradimenti e le sorprendenti coincidenze che i rapporti personali svelano, rendono Dallas un prodotto di facile consumo, attento a quella patina glamour e sensuale che spera di attirare sopratutto il pubblico femminile in preda a una bollente crisi ormonale. Da una parte il determinato John Ross, pronto a dimostrare il proprio intuito sfidando lo zio Bobby e dall’altra il saggio Christopher che cercherà in tutti i modi di evitare il sabotaggio concentrando le energie in nuovi progetti all’avanguardia. Da una parte J.R. che ritorna a tessere fitte ragnatele per vanificare i piani di Bobby e dall’altra la lealtà e i valori più saldi che vorrebbero che la famiglia non continui a disgregarsi per colpa del denaro.
“Il cambio della guardia” e “Il piede in due staffe” ci hanno permesso di chiarire i rapporti fra i personaggi, di provare a indovinare le prossime corna che si consumeranno e a immaginare la risoluzione degli enigmi elaborati da quei birbanti degli Ewing. Buona anche la componente femminile a iniziare dalle due “consorti” dei due giovani licantropi, lontani parenti di Taylor Lautner: Elena Ramos, contesa da entrambi i petrolieri e Rebecca Ewing, la moglie di Chris interpretata da Julie Gonzalo, quell’irritante cheerleader che ha dato filo da torcere a Hilary Duff in Cinderella Story. Puntare sui giovani era inevitabile per una serie che aveva intenzione di rinnovarsi, ma c’era bisogno di porre le logiche e le tattiche del primo Dallas in secondo piano rispetto a snodi sempliciotti e scontati alla Beautiful?
1. LucaZ ha scritto:
17 ottobre 2012 alle 00:25