Se n’è parlato tanto nelle ultime settimane: la nuova avventura de La Scimmia divisa fra web e piccolo schermo con la nobile missione di insignire un gruppo di sfortunati studenti del titolo di maturità. Ecco, dopo la prima puntata seguita live su DM, possiamo dire che – se così deve essere strutturata la finestra televisiva – Pietro Valsecchi avrebbe fatto meglio a seguire il suo intuito e lasciare che il nuovo learning show di Taodue crescesse esclusivamente nella palestra del web.
La narrazione è spezzata, continuamente intervallata da “pillole” video volte a destrutturare la stessa linea narrativa del programma e non riuscendo a focalizzarsi su alcun dettaglio. Troppa poca incisività e, ahinoi, troppa prevedibilità. Giulia Bevilacqua, la giovane attrice prestata alla conduzione, dopo un momento di crisi esistenziale sul suo destino a La Scimmia, ha deciso di rimanere nella scuola e continuare la sua nuova avventura televisiva. Certo ricordiamo alla Bevilacqua che il suo lavoro a La Scimmia è ben lontano da un’idea di conduzione a tutto tondo che esigerebbe una preparazione e una personalità sprezzante: manca uno studio, manca il pubblico e, soprattutto, manca l’ansia della diretta.
Per quanto riguarda il cast, invece, non siamo riusciti, almeno per adesso, ad affezionarci a nessun nome in particolare. Divisi fra storie familiari difficili e la voglia di rimettersi in carreggiata il prima possibile, basta poco ai ragazzi per perdere quel minimo di genuinità trasmessa in partenza e gettarsi a capofitto in un turbine di trash misto a gossip in puro stile Grande Fratello. Dalle lacrime dell’iniziale dichiarazione d’intenti alle male parole contro la condotta in casa di un’amica il passo è davvero breve. I professori potranno anche essere grandi professionisti del loro campo, ma di certo non è vestendosi da Napoleone Bonaparte che acquisteranno quella credibilità che stava tanto a cuore all’inizio dell’avventura al cospetto di Pietro Valsecchi.
Sedici sono i concorrenti in gara, mentre i restanti sei, scartati all’inizio del programma secondo criteri non propriamente giustificati, saranno riserve che potranno rientrare in qualsiasi momento sfidandosi nella puntata del sabato con l’ultimo allievo nella classifica del profitto. Ripresa al cinema e trasposta in tv, la scuola ha sempre esercitato un certo fascino, forse perché ci siamo passati tutti e il pensiero di vedere dei ragazzi che saranno “torturati” così come lo siamo stati noi ci galvanizza e ci rende quasi sadici. La Scimmia si promette un obiettivo nobile, ma non riesce a renderlo interessante. L’ora e mezza di programmazione sembrava non finire mai e anche la stessa ospitata di Checco Zalone avrebbe avuto molto più appeal se non fosse stata continuamente spezzettata nella sua messa in onda. Ritmo lento, cast sfuggente e dinamiche non approfondite: in poche parole un esperimento web che non riesce a decollare in tv.
1. Giuseppe ha scritto:
6 ottobre 2012 alle 16:56