In principio era la ragazza laureata alla Bocconi che doveva dimostrare che gli stereotipi sulle belle ragazze erano deprecabili e che si potesse essere belle, brave e buone. Poi dopo anni interlocutori il diluvio. Prima le intercettazioni, poi la campagna contro le banche insieme ad Alfonso Luigi Marra, con tanto di pettegolezzi su una liaison amorosa tra i due, infine l’affaire a luci rosse.
Come risucchiata da un vortice più forte delle sue energie, come in un labirinto senza uscita Sara Tommasi è diventata in questi ultimi mesi il caso più chiacchierato della rete. Per molti quasi irriconoscibile, così come inspiegabile è sembrato il cambiamento, tanto da diventare un tormentone di disapprovazione da parte del web.
Al di là del porno, su cui ancora aleggiano misteri da film noir, quanto per il tritacarne in cui sembra sia rimasta incastrata la giovane soubrette. E’ vero che ormai, specie in un paese come l’Italia ancora solo fintamente emancipato per alcuni aspetti, poche cose come un sextape o una pellicola più scottante riescono a farti cavalcare le cronache, ma in molti commenti sulla vicenda sono altre le questioni che si sollevano.Quanto l’ex isolana sia consapevole del gioco al massacro che si sta autoinfliggendo? Non c’è nessun amico che possa farla riflettere sui pericoli- e parliamo di vita, non di spettacolo- a cui si sta esponendo? Nella polifonia di notazioni a margine di questi exploit sensazionalistici si rincorrono caoticamente affermazioni, smentite, rilanci fino a far perdere la bussola anche al più attento osservatore.
Da un lato le presunte angherie subite per girare le scene hot, poi puntualmente smentire dal produttore che ha garantito che potrebbe esibire un regolare contratto di produzione, dall’altro i nuovi dettagli che compaiono di ora in ora, tra cui uno spettacolo sexy dal vivo che dovrebbe arrivare in scena in una discoteca il 30 giugno, con tanto di locandine che annunciano contestualmente la presentazione di un’anteprima del video.
Cosa pensare a questo punto? Può essere la Tommasi all’oscuro di tutto ancora una volta? Nessuna malizia? Al di là di tutto, forse anche della fisiologica curiosità voyeuristica che coinvolge tutti- ammettiamolo, altrimenti il web non sarebbe così farcito di indiscrezioni e note – il retrogusto è comunque amaro: qualsiasi sia il background della vita di Sara, qualunque sia il backstage del film.
Con la naturale conseguenza che anche l’eros inizia a svuotarsi del suo effetto più sacro davanti ad un panorama così intricato di retroscena discutibili, come se la connaturata sensualità del corpo venisse profanata dal cicaleccio degenerato senza se e senza ma. Fosse semplicemente una volontà artistica consapevole sarebbe tutto diverso, il pinzimonio del puritanesimo finirebbe presto il suo intingolo. Stavolta è tutto maledettamente più torbido.
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
22 giugno 2012 alle 12:16