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E così sono iniziate le registrazioni del tanto atteso 1 contro 100.
Si aprono le porte dello studio 11 di Cologno Monzese e finalmente viene “data in pasto ai presenti” la scenografia a mio giudizio favolosa del nuovo preserale di Canale5.
I lettori del blog col sottoscritto hanno inizialmente occupato la prima fila della parte centrale dello studio insieme al detentore del guinness dei primati in fatto di ospitate tv (Alessandro Cocco).
Su suggerimento della regia, però, veniamo succcessivamente spostati in un’altra parte dello studio in cui l’età media del pubblico si aggirava intorno ai 60 anni e c’era bisogno di gente “carina da vedere e attiva”.
Arrivati alla “nuova destinazione”, iniziano le domande del pubblico già gradevolemente accomodato. “Scusate, ma voi siete pubblico normale?”.
Mi sarebbe piaciuto rispondere che, in effetti, di normale avevamo ben poco ma, almeno come pubblico, eravamo normalissimi!
In studio regnava la confuzione e un evidentissimo nervosismo.
Un numero spropositato di addetti ai lavori, a mio avviso superfluo, non contribuiva a rendere la situazione più tranquilla e rilassata.
D’altronde, essendo una coproduzione Mediaset-Endemol, doveva essere tutto (o quasi) moltiplicato per due.
Iniziano le prime prove di animazione gestite dai due animatori di studio (per Mediaset c’era l’inossidabile Damiano Gagliani che negli ultimi tempi è stato messo in secondo piano dalla new entry Jack).
Come tutti gli animatori di studio, i due si sono esibiti nei soliti, fastidiosi siparietti da mancati presentatori con l’obiettivo di riscaldare il pubblico ma risultando, in realtà , così forzatamente simpatici da risultare poco credibili e soprattutto poco divertenti! Ma questa non è una particolarità del programma in questione. E’ caratteristica instrinseca in ogni animatore di studio.
A questa fase di riscaldamento è stata data parecchia importanza. Ha, infatti, in 1 contro 100 un ruolo fondamentale la partecipazione attiva (da leggersi più correttamente “casino”) sia del muro che del pubblico stesso.
Il muro (i 100 personaggi che sfidano il concorrente principale) viene adeguatamente istruito affinchè durante tutto lo svolgimento della puntata rumoreggi e canticchi per prendere praticamente per il cxxx in giro il concorrente, per così dire, principale.
Il pubblico, dal canto suo, ha il compito di sostenere l’ “1″ che si trova solo…  contro 100!
Il risultato è, senz’altro, un’atmosfera da stadio, a tratti eccessiva, ma in fin dei conti decisamente simpatica e gradevole.
Finalmente si sgombera lo studio da questa quantità industriale di figure professionali che hanno suscitato in me, in alcuni casi, profonda ammirazione ma in altri profonda rabbia e, come da classica tradizione televisiva, al grido collettivo e ben augurante di “MERXAAAAAAA“ inizia la prima puntata di 1 contro 100.
Fa il suo ingresso Amadeus.
E’ teso e si vede da un miglio.
Saluta a malapena il pubblico ed è poco padrone del palco come da… tradizione. “Indossa” l’ormai inseparabile auricolare alla Ambra Angiolini, fa delle prove di diffusione audio e dà il via.
Sigla!
Dopo pochi minuti di cerimoniale, si procede con la prima domanda e col primo… guasto tecnico.
Viene sospesa la registrazione e si riprende dopo una mezz’oretta.
Con la ripresa della registrazione, riprendono anche i guasti tecnici che si susseguono uno dopo l’altro con frequenza imbarazzante.
Amadeus perde la pazienza ma mantiene sempre un certo self control. Dopo una “minaccia” di abbandonare lo studio al prossimo inconveniente tecnico e un velato rimprovero per il filare non proprio liscio della prima registrazione si entra nel vivo del programma.
E c’è poco da fare. 1 contro 100 è, come prevedevo, un gran bel programma.
Fresco, veloce, immediato, allegro e… non impossibile!
Concorrente e Muro “combattono” l’uno contro l’altro per cercare, il primo, di batterli tutti e portare a casa i 200.000 Euro in palio e gli altri di riuscire a “sottrarre” al giocatore il montepremi accumulato grazie alle loro risposte sbagliate.
La suspance è garantita e sottolineata da una giusta musica che accompagna i momenti salienti della trasmissione.
L’accessibilità delle risposte rende sicuramente il telespettatore partecipe e curioso di conoscere l’esito del gioco.
Una scelta, quella di 1 contro 100, che può far sperare a Canale5 di tornare leader nella bistrattata fascia del preserale che quest’anno ne ha viste di cotte e di crude.
E’ chiaro che si sono dei “però” che “macchiano” quello che, a mio parere, è un successo garantito!
Per questi “però” vi do appuntamento alla seconda parte del post che pubblicherò nel corso della giornata.
1. Luca Moretto ha scritto:
3 maggio 2007 alle 13:40