Quando inizi ad investire, puoi star certo che i risultati prima o poi arrivano. Il piccolo canale free di News Corp Station Europe può tirare finalmente un sospiro di sollievo, anche se l’obiettivo è ancora molto lontano: dopo un avvio piuttosto incerto, anche a causa della forte concorrenza delle reti tematiche, Cielo inizia a vedere un po’ di luce con MasterChef e X Factor. I due talent show prodotti da Magnolia hanno portato Cielo in vetta alla classifica degli ascolti delle reti digitali: la replica della terza puntata di X Factor ha collezionato un ottimo 1.28% con 366 mila spettatori (fascia 20.30-22.30) mentre la settima di MasterChef uno straordinario 1.40% (2.1% nel commerciale) con quasi 400 mila spettatori.
Colpa delle generaliste fiacche indubbiamente, segno che i telespettatori sono stanchi dei “soliti programmi”, ma merito soprattutto di due programmi di ottima fattura, confezionati in maniera pressoché perfetta. X Factor e MasterChef stanno lasciando un segno indelebile su questa nostra “cara vecchia” televisione, intraprendendo una strada che prima o poi anche le classiche generaliste saranno costrette a percorrere (Canale5 è certamente più “predisposta” rispetto al diretto competitor) onde evitare di rimanere definitivamente 0ffesi dalle reti digitali.
Ritmo e velocità sono le caratteristiche peculiari che accomunano entrambi i programmi: niente fronzoli e niente chiacchiere inutili al fine di allungare solo il brodo, puntate brevi e regia e montaggio frenetici, sullo stile dei grandi show americani dai quali non a caso prendono molto più di qualche ispirazione. E poi un seria attenzione ai casting, che diventano essi stessi degli show, e un’altrettanto seria attenzione al cast: “personaggi” in grado di tenere in piedi il “reality” del programma certamente, ma anche bravi e preparati.
Se per quanto riguarda X Factor è ancora presto dare un giudizio, per MasterChef possiamo senza dubbio affermare che sia stato trovato un giusto equilibrio nella scelta dei concorrenti: c’è il simpatico e l’antipatico, il creativo e il sofisticato, il rustico e l’altezzoso. Un “minestrone” che televisivamente funziona benissimo e che dà modo al telespettatore di entrare presto in confidenza con il meccanismo del programma e soprattutto con i protagonisti, i cui giudizi, fatiche, gioie e sofferenze portano il telespettatore ad immedesimarsi e “vivere”, seppur passivamente, la tensione dei momenti che, legati alla cucina – volenti o nolenti protagonista della nostra routine giornaliera -, trasformano il programma nella proiezione del vissuto quotidiano di ognuno di noi. Cosicché tutto il resto diventa “solo” un buon contorno, sicuramente da rifinire – la ripetitività delle prove inizia ad appesantire il programma – ma pur sempre apprezzabile.
Insomma MasterChef e X Factor illuminano Cielo, ma accendono soprattutto una nuova televisione, più internazionale ma non per questo meno popolare, un nuovo modo di concepirla e di viverla, dove il telespettatore diventa indirettamente protagonista. Finalmente.
1. MisterGrr ha scritto:
6 novembre 2011 alle 15:12