
Gerry Scotti
Di mettere i paletti se ne riparla magari il prossimo anno: anche per la prossima stagione l’agenda di Gerry Scotti è piena di impegni. Finalmente libero dal preserale che da lunedì sarà nelle mani di Paolo Bonolis, il conduttore pavese ha pronte nel suo arsenale quattro cartucce destinate alla prima serata. Si comincia con la terza edizione di Io Canto (da Giovedì 15 settembre) che per la seconda volta dovrà sgomitare con i marmocchi canterini di Antonella Clerici, nonostante le reciproche promesse di “non belligeranza”:
“Bisogna riuscire a non personalizzare le sfide. E fare il meglio che si può. C’è una scommessa che nasce anche dagli input delle associazioni dei genitori e pure di chi analizza la tv pensando che sia praticamente l’unica maestra di vita, cosa su cui forse ci sarebbe da discutere. Comunque: alziamo l’età media dei concorrenti, che sarà più verso i 12-16 anni. I piccolini possono essere una punteggiatura di tenerezza, ma concordo che 6 anni è presto per stare davvero in gara“.
Smorza le polemiche, ma allo stesso tempo difende le scelte degli anni precedenti che hanno portato sul palco di Io canto talenti come Cristian Imparato e Benedetta Carretta, di ritorno anche nella nuova stagione:
“Però siamo chiari, in serie A arriva chi ha iniziato a giocare a calcio presto: se vuoi coltivare un talento devi farlo dai 12 anni, non dai 18. Tornare nello show cementa i rapporti affettivi che si creano dietro le quinte, che però noi non mostriamo perchè questo non è un reality nè è Amici“.
A stagione avviata Scotti proverà a riportare con successo il quiz in prime time con quattro puntate di Money Drop, già registrate a Colonia con la collaborazione dietro le quinte del figlio Edoardo. Dello stesso format, anticipa Scotti a Tv Sorrisi e canzoni, è già pronta una versione per il preserale di Canale 5:
“Il valore della cifra di partenza, un milione di Euro in contanti, fa si che abbia un’enfasi da evento in prima serata. Ma a parte questo io credo che sia un quiz adattissimo soprattutto alla programmazione giornaliera. Infatti, già che eravamo a Colonia non ci siamo girati i pollici e abbiamo provato anche la versione pomeridiana, che sarà il mio nuovo preserale. Così quando decideranno di usarlo, credo verso gennaio, saremo pronti… per passare da Colonia a Cologno“.
Insomma, un altro quiz sarebbe già pronto a farsi avanti. E sulla sfida tra Avanti un altro e L’eredità di Carlo Conti, lo storico conduttore del Milionario sembra piuttosto freddo:
“Io guardo e monitoro tutto. Ma a casa non arrivo mai prima dei tg“.
Difende Baila di Barbara D’urso che, come successo lo scorso anno per Io Canto e Ti Lascio una canzone, è stato accusato di plagio nei confronti di Ballando con le Stelle:
“Premetto che derivano da due format che finora nel resto del mondo sono convissuti perfettamente senza che nessuno facesse causa, a differenza che da noi. Però sarò felice se l’ennesima polemica porterà intorno a un tavolo gli addetti ai lavori per stabilire finalmente qualche regola di ingaggio“.
Ma poi sogna una televisione regolata da norme che mettano disciplina ai palinsesti:
“Non ne servono troppe, da buon cristiano dico dieci: se sono bastati dieci comandamenti per andare avanti duemila anni, dieci norme per una buona tv possono andare: ci stanno tutte le questioni, rispetto delle fasce orarie, stagione di messa in onda, utilizzo dei bambini, sfruttamento del dolore, parolacce, bestemmie… Basta che siano regole certe, non come in Formula 1 dove si cambia ogni fine settimana a seconda di come va la gara“.
Richieste che suonano un po’ contraddittorie se arrivano dal conduttore di un baby-talent. E alla fine non si fa mancare una mezza stoccata a La7:
“Al tavolo vorrei tutti, anche Sky e La7, che tra un pò a furia di chiamare gente avrà il problema del sovraffollamento“.
E questo è solo l’inizio: più tardi Gerry tornerà nella giuria di Italia’s Got Talent e la sua conferma nella prossima edizione dello Show dei Record sembra già cosa fatta.
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1. ANTONIO1972 ha scritto:
30 agosto 2011 alle 13:24