Altro che malasanità. Probabilmente non sarebbero servite neanche tutte le scariche di un defibrillatore per cercare di rianimare un progetto già morto. E dopo il flop su Canale5 era inevitabile che la fiction ‘Crimini Bianchi’ facesse il bis anche su Italia 1; l’ultimo ‘medico’ a cercare di salvare l’insalvabile era stato Tiraboschi, direttore della rete giovane di Mediaset, che aveva dichiarato “Nessuno mi ha imposto questa serie, ho chiesto io di poterla avere perché la ritengo un buon prodotto, adatto al nostro target giovane e con un cast giusto per noi”. E neanche a farlo apposta, passano due settimane e si riesce a far peggio di prima (dal 14% di Canale5 al 5% di share di Italia1). Si rinuncia a un episodio del sempreverde Grey’s Anatomy, si spezza il ciclo serale di Hot Doc, contribuendo ad abbassare notevolmente gli ascolti di Nip/Tuck e Californication, serie di successo internazionale che si seguivano in successione il lunedì.
Una serie che conferma lo scarso gradimento del nostro pubblico per i prodotti “medical” made in Italy. Un insuccesso probabilmente dovuto anche all’incapacità di realizzare produzioni seriali all’altezza dei colleghi americani.
Ma la questione curiosa è il fatto che ‘Crimini Bianchi’ sia stata investita da una molteplicità di polemiche da parte delle associazioni mediche e addirittura dagli stessi politici, che l’hanno schedata come irrispettosa del sistema sanitario. Polemiche che avrebbero potuto/dovuto accrescerne la visibilità ma che, invece, non sono riuscite ad avvantaggiarne il successo.
Ed è poi lo stesso Daniele Pecci, attore della serie, che in un’intervista a Vanity Fair accusa Canale 5 e lo stesso produttore di successo Pietro Valsecchi: “Canale 5 da una parte ha prodotto la serie, dall’altra voleva trasformarla in qualcosa di più leggero, meno duro e reale. Perché? Volevano forse negare che esiste la malasanità in Italia? Una fiction non può affrontare temi seri che sono sotto gli occhi di tutti?” ed aggiunge “Le polemiche che hanno preceduto la messa in onda, invece, pensavo fossero orchestrate da Pietro Valsecchi, il produttore. Che non è mai stato entusiasta del progetto”.
C’è chi parla di “Delitto perfetto orchestrato dall’Ordine dei Medici” ma sembra un dato di fatto che la serie non piaceva e continua a non piacerà. Con ogni probabilità sarebbe opportuno strizzare l’occhio a qualcosa di più “alternativo”, cercando di non inflazionare dei generi che tanto ancora potrebbero dare.
1. Mari611 ha scritto:
22 ottobre 2008 alle 14:25