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ottobre

Report-La Russa, è scontro! Ranucci indaga, il presidente del Senato annuncia querele e invia una ‘autointervista’

Report

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Un’inchiesta sull’origine del potere e della ricchezza dei La Russa, annunciata da giorni nel promo, anima e agita la prima puntata della nuova stagione di Report. A ridosso della messa in onda di questa sera (su Rai 3 dalle 20.55), il presidente del Senato, Ignazio La Russa, tramite il suo portavoce, annuncia di aver dato mandato ai suoi legali di presentare querele per diffamazione aggravata e invia alla trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci una sorta di “autointervista” in cui respinge ogni accusa in difesa della sua famiglia. Ecco cosa è successo.

L’inchiesta di Report sui La Russa

Tutto inizia dall’inchiesta “All’origine del potere dei La Russa“, tema caldo della prima puntata di Report, firmata da Giorgio Mottola, con la collaborazione di Greta Orsi e la consulenza di Marco Bova. La trasmissione presenta così la storia:

“Sebbene si sia trasferita a Milano alla metà degli anni ‘50, nella mappa del potere della famiglia La Russa la Sicilia è ancora oggi centrale. Il paese di origine, Paternò, è la capitale del loro impero politico e finanziario: oltre alla prestigiosa figura del presidente del Senato Ignazio La Russa, questa cittadina alle pendici dell’Etna di appena 45mila anime si è aggiudicata il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, un parlamentare e un consigliere del Csm. Con documenti inediti e testimonianze esclusive, Report indaga sulle origini del potere e della ricchezza della famiglia La Russa. E in particolare sullo strettissimo legame con un controverso finanziere paternese, Michelangelo Virgillito, che dal nulla aveva costruito un impero finanziario che sarebbe scaturito grazie al patrimonio di ebrei costretti ad abbandonare il paese per le leggi razziali. Ad amministrare questo patrimonio chiamerà, nel dopoguerra, Antonino La Russa che rimarrà anche dopo gli anni Settanta, quando si scoprirà che la galassia delle società messe in piedi da Virgillito erano state finanziate dal banchiere della mafia Michele Sindona. Report ricostruirà anche con documenti e testimonianze inedite il ruolo diretto di Ignazio La Russa nelle vicende riguardanti alcuni call center e in alcune società dove si trovano soci con il passato ingombrante”.

Ignazio La Russa annuncia querele

A poche ore dalla messa in onda, “in attesa di vedere e valutare attentamente la puntata di Report che andrà in onda questa sera su Rai 3″ – si legge in una nota del suo portavoce – il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha dato mandato ai suoi legali di presentare querele per diffamazione aggravata nei confronti di giornali e media che hanno pubblicato e diffuso stralci di accuse inverosimili e senza aver compiuto alcuna doverosa verifica. Stralci di accuse fornite loro dalla stessa trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci”.

“Va subito affermato che dopo quasi due mesi di costose ricerche e di troupe sguinzagliate in varie regioni d’Italia, non avendo potuto trovare nemmeno un briciolo di attività non solo illegali ma anche solo inopportune del Presidente La Russa, Ranucci e i suoi compagni hanno optato per cercare disperatamente di infangare suo padre e la sua famiglia

prosegue la nota. Ed è proprio questo – continua – l’aspetto che più fa infuriare il Presidente del Senato, che accusa Report di “ricostruzioni del tutto difformi dalla verità e gravemente lesive dell’onore di chi, a cominciare dal defunto Antonino La Russa (il padre di Ignazio La Russa, ndDM) che oggi avrebbe 110 anni, in vita sua mai è stato oggetto neanche di un avviso di garanzia per qualsivoglia ragione”. Continua:

“In particolare, Report ‘accusa’ quest’ultimo di essere stato dopo il 1956 vicepresidente della Liquigas, società di quel finanziere Michelangelo Virgillito (tuttora osannato come benefattore della Chiesa e che mai ha avuto problemi giudiziari) che la trasmissione di Ranucci falsamente accusa per un episodio risalente al 1938. Ben 18 anni prima che il padre del Presidente La Russa lo conoscesse. Ripetiamo: 18 anni prima di conoscerlo! E ancora, sempre Report riferisce di una accusa di uno sconosciuto pentito, o perlomeno a noi sconosciuto, secondo il quale nel 1994 il senatore Antonino La Russa avrebbe insieme al figlio Vincenzo, chiesto voti in ambienti criminali a favore di… Forza Italia!”.

La Russa e il video inviato a Report

Alla nota del portavoce, segue un intervento diretto di Ignazio La Russa, che invia a Report un video per smentire le accuse, con espressa richiesta di pubblicazione. Il programma di Ranucci accoglie tale richiesta ma, via social, non risparmia il presidente del Senato e il suo operato:

“Il presidente del Senato Ignazio La Russa ci ha inviato le sue videorisposte, chiedendoci di pubblicarle integralmente. Con il suo video, La Russa inaugura un nuovo genere della comunicazione politica: l’autointervista. Dopo le cassette inviate ai tg da Berlusconi e le dirette Facebook di politici monologanti, il presidente del Senato invece di sedersi davanti alle nostre telecamere, risponde alle nostre domande, lette dal suo addetto stampa, senza concederci il contraddittorio.

Ecco il video:

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3 Commenti dei lettori »

1. Fabio ha scritto:

8 ottobre 2023 alle 23:02

Coerente criticare “l’auto-intervista” di La Russa, senza contraddittorio, dopo aver infangato un defunto non in grado di potersi difendere…



2. Pianeta Urano ha scritto:

9 ottobre 2023 alle 01:27

Una volta Report faceva inchieste interessanti, ora è diventato l’organo dell’opposizione per infangare il governo.



3. Marco ha scritto:

9 ottobre 2023 alle 11:58

@commento 2: l’attuale governo si infanga già molto bene da solo ahahahahahaha



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