Nonostante sia stato graziato per aver fatto ascoltare accidentalmente il suo brano sui social e non squalificato, come invece sarebbe stato giusto, Gianni Morandi resta un faro per Sanremo 2022 e per il Festival in generale. Perchè, dopo essere stato sul palco dell’Ariston come “super ospite” e dopo aver condotto le edizioni 2011 e 2012, ha deciso di tornare in gara, diversamente da quei suoi colleghi che rifuggono la competizione e poi arrivano puntuali solo per promuovere i propri brani. E’ l’esempio da seguire e lo ha confermato con le dichiarazioni rilasciate questa mattina dal Teatro Duse di Bologna – dove torna ad esibirsi da questa sera – durante l’incontro con noi giornalisti.
“Io amo Sanremo, è un palcoscenico straordinario. Io l’ho visto in tutte le forme, sono stato in gara varie volte, ho vinto in gruppo nell’87, sono stato qualche volta anche ospite e mi è capitato di condurlo. Per me è ricominciare, buttarmi nella mischia, nella musica, dopo tanto tempo. E’ un palcoscenico importante, torno bambino, a quando vidi Modugno cantare Volare e mi venne la voglia di fare questo mestiere [...] Sono un esperto delle canzoni di Sanremo, delle vittorie, di tutto quello che ci ha trasmesso. Il fatto di tornarci mi fa piacere, è una scossa, un’emozione e non è la stessa cosa andare a fare l’ospite. In gara sei lì per una settimana, la vivi, invece un ospite viene, promuove la canzone e se ne va”.
Morandi torna in gara dopo ventidue anni da Innamorato, che gli scrisse Eros Ramazzotti, e lo fa con un brano firmato stavolta da Jovanotti (qui la nostra pagella al primo ascolto). Gareggerà in qualche modo contro il nipote Paolo, che è uno degli autori di Tananai, ma non ha paura di confrontarsi con le nuove generazioni perchè, nonostante l’età e la poca dimestichezza col mezzo, ha trovato il modo di stare al passo coi tempi e dialogare con il pubblico anche on line. Soprattutto, sa che non sarà un brutto piazzamento a rovinare la sua carriera lunga già sessant’anni:
“Credo che la tremarella possa venire anche ad uno come me che ne ho viste di cotte e di crude. Quel palcoscenico lì fa paura, io già mi immagino i minuti prima di uscire sul palco. Sanremo è così, ci vado come un debuttante, spero che la canzone piaccia alla gente e spero di fare bella figura [...] Succeda quello che succeda: cosa può cambiare nella vita di un artista? Rimane un episodio, Sanremo è Sanremo ma tu sei tu. Una volta pensavamo che andare a Sanremo fosse rischioso, che se venivi eliminato era un dramma, non facevi più serate. Ma oggi è un episodio, anche se dovessi arrivare ultimo. Prendiamo quello che viene”.
Rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata e artisti di lunga data hanno accettato di mettersi al servizio della gara e del Festival, basti pensare a Massimo Ranieri nel cast di quest’anno, o per le recenti edizioni a Fiorella Mannoia e Roberto Vecchioni. Quest’ultimo trionfò proprio in un’edizione di Morandi ma il conduttore dovette faticare non poco per convincerlo e, anche per rispetto nei suoi confronti, cercò di evitare gli ospiti musicali italiani, limitandosi all’amico Ranieri e ad Adriano Celentano.
“Quasi mi inginocchiai per Vecchioni, per convincerlo a venire. [...] Io ospiti italiani cercavo di averne pochi, mi sembrava strano, avevo Vecchioni in gara e mi chiedevo: ma chi chiamo come ospite? E ho preferito gli stranieri”.
Facessero tutti così!
1. davide ha scritto:
19 gennaio 2022 alle 18:16