L’accordo per la trasmissione in chiaro di alcune delle prossime partite di Serie A sembrava ormai raggiunto. Questione di giorni. Dopo l’incontro positivo tra il Ministro dello Sport ed il management di Sky, mancava solo il via libera formale dei club. Invece no: nella serata di ieri, Mediaset ha inviato alla Lega una lettera di diffida con cui ha di fatto declinato la propria adesione al progetto. Ora il banco – per come era stato preparato – rischia di saltare.
In dissenso all’ipotesi di offrire su TV8 – il canale in chiaro di Sky – alcune partite della ripresa di Campionato, Mediaset ha invitato la Lega a vietare la trasmissione ed ha sollevato dubbi giuridici sulla fattibilità dell’operazione. Come riporta Repubblica, l’emittente di Cologno Monzese ha chiesto che venga fatto un decreto legge da parte del governo per motivi di ordine pubblico, circostanza che il Ministro dello Sport avrebbe invece intenzione di evitare. L’obiettivo di Spadafora, infatti, è sempre stato quello di mettere d’accordo i broadcaster così da evitare passaggi normativi.
Alla base della diffida inviata da Mediaset c’è la seguente obiezione: siccome i diritti in chiaro non sono mai stati inseriti nei bandi di vendita, se la Lega autorizzasse qualcuno alla trasmissione free, dovrebbe considerare anche le altre emittenti e concedere ad esse la medesima opportunità. Nell’accordo che sembrava ormai invia di definizione, invece, l’ipotesi di offrire i match in chiaro riguardava solo Sky e Dazn, mentre per gli altri broadcaster si prevedevano solo facilitazioni sulla messa in onda di gol e highlights.
L’intervento del Biscione ha però sparigliato le carte e aperto un fronte di dissenso al quale potrebbero aggiungersi altri editori (Urbano Cairo per La7, ad esempio). In attesa di capire la posizione ufficiale della Lega, che sinora si era espressa, ora il Ministro Spadafora dovrà nuovamente tentare di tessere la tela e di trovare una soluzione in vista della ripresa del Campionato, fissata per il 20 giugno prossimo.
1. john2207 ha scritto:
12 giugno 2020 alle 14:54