
16
marzo
Fabio Fazio sfida il Coronavirus: così il servizio pubblico resiste

Che tempo che fa
Diamo a Fazio quel che è di Fazio. Al conduttore ligure dobbiamo riconoscere l’apprezzabile impegno profuso in queste settimane a Che Tempo Che Fa, uno dei pochi programmi rimasti regolarmente in onda nonostante le difficoltà televisive causate dall’emergenza Coronavirus.
In un momento assai complicato anche per il piccolo schermo (il numero dei programmi sospesi è di per sé eloquente), Fazio ha garantito un’offerta degna del servizio pubblico, adattando la propria trasmissione alle impellenti circostanze e trasformandola in una sorta di fortino della corretta informazione sul virus.
Ieri sera, ad esempio, Che tempo che fa è stato costretto ad andare in onda con i motori alla minima potenza: per rispettare i necessari accorgimenti contro il contagio, la trasmissione è stata realizzata con un personale tecnico ridotto all’essenziale, senza truccatori e senza nemmeno Filippa Lagerback, che era collegata da casa via Skype. Anche gli ospiti sono intervenuti da remoto.
Nonostante ciò, il programma si è aperto con un ampio spazio d’informazione sul Coronavirus animato da interventi di spessore: quelli del virologo Roberto Burioni e dei professori Alberto Zangrillo (San Raffaele) e Massimo Galli (Sacco). Da non sottacere, i toni pacati e chiari delle conversazioni. In un secondo momento, ha preso parte alla trasmissione anche il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Non sono mancati poi i contenuti più leggeri con Renzo Arbore, Nino Frassica e Luciana Littizzetto (qui la sua lettera ai «cretini che girano ancora per strada»).
In condizioni a dir poco precarie, Fazio ha tenuto la barra dritta e questo va apprezzato.


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2 Commenti dei lettori »

Non c’è mica solo lui, la 7 funziona benissimo tutti i giorni .


2. ANDREA ha scritto:
Direi in realta, il vero servizio pubblico lo stanno facendo MEDIASET e LA7.

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1. vinny ha scritto:
16 marzo 2020 alle 14:03