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ottobre

Rocco Schiavone 3: torna lo scomodo vicequestore, e non lo «trasferiscono» su Rai 1

Rocco Schiavone 3 - Marco Giallini

Rocco Schiavone 3 - Marco Giallini

In fase di presentazione dei palinsesti autunnali era stato annunciata una sua “promozione” su Rai 1, invece Rocco Schiavone resta su Rai 2, rete sulla quale ha debuttato nel 2016 con grande successo, diventando uno dei personaggi più amati della fiction italiana. La terza stagione, diretta da Simone Spada per Cross Production e Rai Fiction, parte questa sera alle 21.20 e sarà composta da quattro nuove puntate.

Probabilmente il personaggio nato dalla penna di Antonio Manzini, e portato in scena da Marco Giallini, non era adatto alla prima rete, quella istituzionale, perchè troppo trasgressivo, con la sua abitudine a fumare spinelli in servizio ed il fatto di aver passato più tempo attorniato da amici criminali che da colleghi. Resterà dunque sulla rete di cui è diventato un simbolo, riprendendo le fila della sue storia, interrottasi a novembre dello scorso anno e da poco trasmessa in replica.

Rocco Schiavone 3: dove eravamo rimasti

Nel finale della seconda stagione Rocco aveva fatto una scoperta sconvolgente: Caterina (Claudia Vismara), la poliziotta con la quale aveva iniziato una relazione e della quale si stava seriamente innamorando, era la spia che comunicava ogni sua mossa ai vertici. Tradito dall’unica donna grazie alla quale avrebbe lentamente saputo accettare la morte della moglie Marina (Isabella Ragonese), il vicequestore aveva anche visto l’amico Sebastiano (Francesco Acquaroli) arrestato, dopo i suoi tentativi di vendicare la morte della propria compagna.

Rocco Schiavone 3: la trama della nuova stagione

Le nuove quattro puntate racconteranno la crisi esistenziale nella quale il protagonista è caduto dopo quei due eventi per lui traumatici. All’alba della terza stagione Rocco Schiavone è un uomo solo, abbandonato dai suoi miglior amici, che lo ritengono colpevole dell’arresto di Sebastiano, e per questo si rifugia nel ricordo di Marina, che sempre più raramente gli appare. Attorno a lui i suoi storici sottoposti e Gabriele (Carlo Ponti di Sant’Angelo), il giovane vicino di casa a cui fa da padre putativo, e di cui stavolta conoscerà anche la madre (interpretata da Anna Bellato).

L’altra new entry nel cast è Valeria Solarino, mentre l’ambientazione sarà ancora e sempre quella della Val d’Aosta: lì, tra montagne innevate ed un ambiente che Schiavone troverà via via meno ostile, indagherà su preti che nascondono segreti, barboni che si azzuffano per una manciata di verdura marcia lasciata sui marcipiedi del mercato e croupier che sul tavolo da gioco hanno abbandonato più di qualche fiches.

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2 Commenti dei lettori »

1. Francesco Ciaccia ha scritto:

2 ottobre 2019 alle 12:38

Davvero un gran peccato non aver consentito di far fare il grande santo a questa fiction.
Credo che sia un prodotto di grande livello, un produzione di respiro internazionale, moderna e realizzata in maniera sopraffina.
Ci lamentiamo sempre che la nostra fiction sia “camomilla per anziani” (anche se recentemente ci sono state produzioni che hanno ribaltato questa definizione datata), ma poi non si accettano produzioni innovative e moderne senza validi motivi.
Aver attaccato una serie per un personaggio protagonista fuori dagli schemi è una delle censure più folli degli ultimi anni.
Resto fiducioso che possa raccogliere i suoi frutti su RaiDue



2. Francesco Ciaccia ha scritto:

2 ottobre 2019 alle 12:41

Davvero un gran peccato non aver consentito di far fare il grande salto a questa fiction.
Credo che sia un prodotto di grande livello, un produzione di respiro internazionale, moderna e realizzata in maniera sopraffina.
Ci lamentiamo sempre che la nostra fiction sia “camomilla per anziani” (anche se recentemente ci sono state produzioni che hanno ribaltato questa definizione ormai datata), ma poi non si accettano produzioni innovative e moderne, senza validi motivi.
Aver attaccato una serie per un personaggio protagonista fuori dagli schemi, è una delle censure più vergognose degli ultimi anni.
Resto fiducioso che possa raccogliere i suoi frutti su RaiDue.



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