12
luglio

Balalaika: per fortuna siamo alla fine!

Ilary Blasi e Nicola Savino - Balalaika

Ilary Blasi e Nicola Savino - Balalaika

Lungi da noi sparare sulla croce rossa. Il 10.4% di share della puntata d’esordio del 15 giugno scorso era bastato a molti per etichettare subito Balalaika come la grande nota dolente dei Mondiali Mediaset. DavideMaggio.it ha invece pensato di sospendere il giudizio (lo ammettiamo, dopo la prima c’era una maggiore stima per Paola Ferrari) e ‘visionare’ quella che era stata annunciata come la trasmissione di punta di questa inedita avventura del Biscione in quel di Mosca e dintorni.

L’impiego di forze, d’altronde, ne è la prova, a cominciare dall’affollata conduzione affidata a Nicola Savino e Ilary Blasi, insieme a Belen Rodriguez, Diego Abatantuono, il Mago Forest, la Gialappa’s Band, il direttore di SportMediaset Alberto Brandi e alcuni ‘esperti’ fissi, tra giornalisti ed ex calciatori, affiancati da vari ospiti. Peccato, però, che il ricco parterre si sia rivelato un’accozzaglia di voci ed interventi in un ‘circo’ che nulla ha a che fare con l’approfondimento calcistico in chiave divertente ed ironica, sul quale – di fatto – si era basata la scelta del cast.

Non è un caso che Balalaika abbia cercato di correggere il tiro, partito sbilenco nella versione Dalla Russia col Pallone. L’idea iniziale era piuttosto chiara: sano ‘cazzeggio’ di circa due ore e mezza, tra gag e giochi anche ‘demenziali’ (Indovina quante matrioske ci sono nel vaso?, tanto per dirne uno), intervallato da immagini e gol della giornata che, più che aggiungere materiale al ‘dibattito’, servivano a ricordare al pubblico a casa di essere sintonizzato con il post partita.

Buttarla in caciara, nonostante a Canale 5 sappiano farlo meglio che altrove, non ha però giovato. Così, per racimolare qualche telespettatore e punto percentuale in più, dal 30 giugno – con il via della fase finale dei Mondiali – Dalla Russia col Pallone è diventato Verso la Finale. Una nuova versione di Balalaika, più vicina alle partite, alle dinamiche di gioco, agli aspetti tecnici, tra Var e previsioni di formazioni e risultati, e al calciomercato. Insomma, più calcio e meno intrattenimento.

Risultato? Il programma ha perso man mano la sua identità, mettendo involontariamente a disagio chi non c’entra nulla con tutto ciò. Per esempio Ilary Blasi, per la quale il passo da padrona di casa a pesce fuor d’acqua” – come ha ammesso di sentirsi lei stessa – è stato breve. E che dire di Belen e Abatantuono, sempre più a margine del programma, così come gli interventi della Gialappa’s e del Mago Forest?!

Un’ammissione di colpa in corsa, quella di Balalaika, che ha finito per disarmare i suoi stessi protagonisti, dai quali prima potevi almeno aspettarti un guizzo, mentre ora speri che nessuno li interpelli. In tutto ciò, ‘va a nozze’ Nicola Savino: come ha dimostrato anche a 90 Special, il conduttore fa il suo e poco importa se lo fa bene o male, tanto alla fine nessuno se lo ricorda.

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3 Commenti dei lettori »

1. aleimpe ha scritto:

12 luglio 2018 alle 17:59

E domenica “Balalaika” fino alle ore 00:30…



2. nas ha scritto:

12 luglio 2018 alle 19:20

imbarazzante. Ma quando non utilizza format o non sono programmi della Fascino Mediaset non sa più fare intrattenimento: solo volgarità anni 80, cazzeggio che era divertente negli anni 90, e il nulla assoluto di questi ultimi 15 anni (Belen, Savino… brrr). Gli ascolti sono stati fin troppo alti.



3. vincenzo ha scritto:

15 luglio 2018 alle 18:29

mi domando come è possibile inserire in una trasmissione sportiva importantissima ” signora” come Belen cattivissimo esempio da imitare, sopportabile per la sola visione del suo corpo , molto sfruttato ed assolutamente ignorante in materia e fortunatamente posizionata solo come soprammobile con , come sempre, con le gambe, e non solo, in bella mostra.
Mi consola solo il fatto che viene pagata non con soldi pubblici.
Della signora Totti non parlo lascio agli altri commenti.
Alle trasmissioni dovrebbero essere invitate persone dalle quali si può apprendere e non solo guardare le loro fattezze che oltretutto sono le sole cose in loro possesso.
cordiali salti



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