I toni polemici e accesi che spesso infuocavano L’Arena di Massimo Giletti sono solo un ricordo sfocato. Nella sua prima puntata stagionale, la Domenica In delle sorelle Parodi ha messo in evidenza la necessità di muoversi tutta intorno al perimetro del garbo e dell’intrattenimento più sano e leggero. Trovatesi per la prima volta a ‘dividersi la scena’, Cristina e Benedetta Parodi sono state le artefici di un contenitore ricco di spunti e sfaccettature differenti, nel quale risultano puntualmente banditi urla e picchi di tensione.
Si canta, si gioca, si parla di gossip e si sorride nello Studio 3 di Cinecittà a Roma. Di ingredienti messi in campo ce ne sono indubbiamente molti: dalle interviste canoniche affidate a Cristina Parodi agli spazi ruotanti intorno alla cucina, più dinamici e briosi, traghettati da Benedetta. Lasciato ben presto da parte un primo momento di imbarazzo, le due nuove padrone di casa della trasmissione domenicale sono state in grado di confezionare una performance convincente.
Se, come prevedibile, è spettato a Cristina l’incarico di ‘cerimoniera’, chiamata a muoversi con eleganza, quasi in punta di piedi, fra un versante e l’altro del programma, a Benedetta Parodi sono invece stati affidati i momenti più dinamici e imprevedibili. È accaduto, ad esempio, durante ‘l’intervista intrepida’ realizzata a Bianca Guaccero. ‘Costretta’ prima a percorrere una trave, poi a sedersi su una sedia col rischio di ricevere la scossa e, infine, messa davanti ad alcune wind machines accese, l’attrice ha dovuto rispondere a domande (più o meno) scomode. Il canonico da un lato, e il guizzo di spontaneità dall’altro: due codici distinti, apparentemente separati ma che, grazie anche alla complicità esistente fra le due presentatrici, sono stati in grado di dar luogo ad un mix ben riuscito.
Soddisfacente, dunque, la prima di Benedetta e Cristina, mentre resta qualche dubbio nei confronti dell’apporto degli altri membri del cast. A differenza di Lillo & Greg e del loro strampalato intervento musicale (capace di strappare qualche sorriso), l’apporto di Claudio Lippi e Adriano Panatta non è stato particolarmente incisivo. Per buona parte della trasmissione, i due si sono, difatti, limitati ad assistere (prima da lontano e poi in studio) ai diversi accadimenti. È necessario, però, operare una distinzione: mentre il gioco curato da Lippi (dal titolo Tre per Tre), seppur gestito in modo eccessivamente caotico, ha almeno consentito al conduttore milanese di poter far uso della sua nota ironia, Adriano Panatta è sembrato quasi sempre a disagio, e per questo fuori contesto, incapace di aderire a pieno alla situazione.
Contenutisticamente parlando, il grande intruso è stato il caso di cronaca nera di cui si è parlato dopo circa un’ora dall’inizio della diretta. La tragedia che questa estate ha interessato Niccolò Ciatti è stata affrontata con la presenza in studio del padre e della sorella della vittima, mentre in collegamento c’erano la fidanzata e i migliori amici del ragazzo. Senza dubbio un momento di riflessione sull’efferatezza di determinati atteggiamenti che, però, stona con il clima festivo e disimpegnato a cui la nuova versione del contenitore intende strizzare l’occhio.
1. RoXy ha scritto:
15 ottobre 2017 alle 20:21