La prima domenica sanremese di Rai 1 senza Massimo Giletti e la sua Arena è stata caratterizzata da due elementi in particolare: 1) la quasi totale assenza di polemiche e domande ficcanti e 2) la presenza di molti più cantanti, senza che nessuno si esibisse due volte nello stesso pomeriggio (una a Domenica In e una a L’Arena) togliendo spazio agli altri. Ma, soprattutto, la puntata di Domenica In in diretta dall’Ariston ha visto l’assenza di una delle due conduttrici del programma, Benedetta Parodi, lasciata probabilmente a cucinare le frappe mentre la sorella maggiore accoglieva i reduci del Festival di Sanremo 2018.
Ma Benedetta Parodi sta cucinando dietro le quinte per i cantanti ormai stanchi della settimana sanremese?! Porella. #DomenicaIn
— Davide Maggio (@davidemaggio) 11 febbraio 2018
Domenica in: clima di festa e zero polemiche nel post Sanremo
In perfetta armonia con questa edizione della kermesse, filata via senza particolari intoppi e con un clima molto disteso tra i conduttori, anche nel programma domenicale non ci sono state frizioni. Sarà stato forse per la mancanza di alcuni giornalisti in passato troppo polemici, ma gli artisti sono stati accolti più che altro per celebrare la loro partecipazione e concluderla in tranquillità, in un clima generale eccessivamente disteso, cosa che qualcuno non ha potuto fare a meno di sottolineare.
E’ stato il giornalista Piero Degli Antoni, che aveva “osato” dire a Renzo Rubino di non aver compreso appieno il testo ermetico del suo brano. Il pubblico si è scatenato in fischi, il cantante gli ha risposto che “anche Ungaretti ha scritto “M’illumino d’immenso” ed è considerato un grande poeta” e lui ha chiosato con un:
“Ma qui si può parlare solo bene?“.
A mettere in riga Cristina Parodi – che ha finanche cambiato abito a metà puntata – ci ha pensato Enzo Miccio, anche se sempre in clima bonario. Insieme a Carla Gozzi ha criticato il look dei Decibel, affermando che “dopo una certa età i capi in pelle andrebbero evitati” e, per rispondere ad una domanda specifica della conduttrice, ha aggiunto che l’età massima per indossarli sono i trent’anni circa. Quando lei ha ritirato fuori l’argomento per commentare l’abbigliamento del trentaseienne Diodato, a suo agio con giubbotto di pelle, Miccio è sbottato in un:
“Questo è banalizzare ciò che ho detto”
Domenica In da Sanremo: le recriminazioni di Meta/Moro
I più tosti di tutti si sono dimostrati comunque i vincitori Ermal Meta e Fabrizio Moro, decisi a prendere ancora una volta le distanze da quella possibile squalifica che secondo alcuni poteva diventare una macchia sul loro trionfo. I due hanno ribadito la loro onestà intellettuale e Moro ha anche colto l’occasione per chiarire qualcosa di ancora non approfondito.
“La cosa sbagliata secondo me -mi sono dimenticato di dirlo in conferenza stampa- è che noi cantautori nella vita tentiamo di fare delle cose, come in quel momento, tre anni fa, in quel pezzo ci credevamo (parla di Silenzio, il brano somigliante a Non mi avete fatto niente, ndDM). Poi un pezzo viene scartato, un’idea bella, c’è una bella idea dentro, non può stare tre anni lì on line su Rai Play, capito? Perchè io devo avere la possibilità di riorganizzare le idee nel tempo, capisci? Perchè se ho creato una bella cosa e non riesco a darle luce, devo avere la possibilità di andarla a riprendere“.
Una critica non tanto velata alla Rai, che non aveva rimosso per tempo quel video nonostante la richiesta formale degli autori. E di rimando una piccola frecciatina gliel’ha poi lanciata Luca Barbarossa che, nel commentare l’atteggiamento un po’ risentito dei due colleghi, ha suggerito loro ironicamente di non lasciarsi scoraggiare perchè “l’anno prossimo andrà meglio“. Della serie: ma vi lamentate pure?!
1. Faber ha scritto:
12 febbraio 2018 alle 12:07