Passato il Dopo Festival su Rai 1 è arrivato il Dopo Fiction, e se ne sentiva la mancanza: la serialità italiana non sarà un evento ma è una certezza per la Rai, una costante che garantisce ascolti spesso altissimi e che meritava di essere celebrata in qualche modo, approfondita e studiata in quanto genere preferito dal pubblico nostrano. Pur non brillando per originalità, il nuovo programma ideato da Nino Frassica funziona, portando sullo schermo quel profilo scanzonato tipico dell’attore siciliano ma anche tante news e ricordi che non possono non risultare interessanti per gli affictionati.
Dopo Fiction: il trio Frassica, Insinna e Guetta funziona sempre
L’idea di ricreare il gruppo storico di Don Matteo, una delle fiction più amate dagli italiani, era vincente sulla carta e tale è rimasta in video. Frassica, nel suo ruolo tipico di disturbatore irriverente nonché di inviato speciale, si affida al padrone di casa ufficiale che è Flavio Insinna, a suo agio nell’accogliere i colleghi e farli sentire coccolati. Mentre Nathalie Guetta diverte come valletta/co-conduttrice riproponendo in fondo gli atteggiamenti e le frasi tipiche della sua perpetua, qui con tanto di interprete al seguito.
La cosa che ha colpito di più nella puntata d’esordio è il clima leggero e frizzante nel quale si sono inseriti benissimo gli ospiti, da Daniele Liotti ad Elena Sofia Ricci, che sono stati al gioco e si sono fatti prendere in giro mostrando ai telespettatori un profilo diverso dal solito e quasi suggellando l’idea di una grande famiglia allargata della fiction di Rai 1.
Non sono mancati ovviamente i momenti promozionali per i nuovi titoli in arrivo, come quello che ha visto protagonista in collegamento Beppe Fiorello, prossimo al ritorno sull’ammiraglia con I Fantasmi di Portopalo; né sono mancati il momento talent – con la parodia di X Factor e Luca Giurato ed i suoi cloni intenti a trovare gli attori della fiction che verrà – e quello trash, con la riproposizione della storica “scandalosa” lite tra Antonio Zequila e Adriano Pappalardo a Domenica In.
Interessante, infine, la proposta di spiegare al pubblico i mezzi della fiction come alcuni strumenti usati nelle riprese e mostrare un po’ di quel dietro le quinte che può far presa sugli appassionati. Gli elementi per durare nel tempo, dunque, ci sono tutti e anche gli ascolti dell’esordio non sono da buttare.
1. enzo ha scritto:
17 febbraio 2017 alle 14:56