Percorsi innovativi, ascolti non sempre soddisfacenti ed un’ipotetica futura collaborazione con un grande dello spettacolo. Questi, in sostanza, gli argomenti affrontati da Ilaria Dallatana in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. Al quotidiano, la direttrice di Rai 2 dichiara di non aver stravolto il palinsesto della seconda rete della tv pubblica. “Non ho cambiato moltissimo” – ammette, sottolineando come uno dei suoi obiettivi primari sia stato quello di rafforzare il daytime, dando più spazio a Detto Fatto. Il programma di tutorial condotto da Caterina Balivo è stato promosso a pieni voti e definito addirittura un vero gioiellino dell’azienda.
Inevitabile, però, non parlare delle novità della stagione in corso, a partire dai magri ascolti di Nemo – Nessuno Escluso:
“Puntavo a un 5%, è vero che siamo un punto sotto, però quando sperimenti una cosa nuova e rompi i cardini classici non è mai facile, anche perché Nemo non è un talk, i filmati non vengono lanciati come fanno le Iene. Sono fiduciosa”.
Parole positive sono state rivolte ai padroni di casa:
“I conduttori funzionano bene. Due anime diverse, Valentina Petrini è l’aspetto ideologico, Enrico Lucci anticonformista e spiazzante. Forse hanno più bisogno di spazio sul palco”.
Mentre si stanno apportando alcune piccole varianti alla struttura di Nemo, sono previste modifiche anche per Sunday Tabloid, altro punto debole del menù-palinsesto di Rai 2, che a malapena raggiunge il 2% di share:
“La collocazione è complicata ma sono contenta di prodotto, squadra e filmati. Spostarlo in seconda serata? Non è escluso. Ci stiamo ragionando. Ma quella domenicale è una fascia ghiotta”.
A proposito non risparmia neanche una frecciata a Nicola Porro, colui che avrebbe dovuto condurre Sunday Tabloid e che di recente avrebbe sparato a zero sulla Rai:
“Per seminare così tanti veleni evidentemente Porro non è contento di quello che fa ora“.
L’intervista a Il Messaggero dà l’occasione alla top manager per rivolgere una stoccata a quel labirinto burocratico in cui l’azienda pubblica tende a perdersi troppo spesso:
“La Rai può avere problemi nella velocità di mettere in atto le cose, in quanto siamo soggetti a uno statuto che crea un sacco di impedimenti. Tra tutte le tv di stato siamo i più burocratizzati e questa è una cosa che la Rai subisce (…) Le difficoltà si incontrano perché si deve garantire il tipo di copertura di ascolti e con le novità si rischia. Non sempre si fa subito breccia e quindi devi sostenere l’onda d’urto che ti viene da fuori e non da dentro. Accontentare tante teste diverse non è semplice, ma se non butti dentro qualcosa di nuovo sei morto”.
La direttrice di Rai 2, infine, esprime il desiderio di poter riavere sul proprio canale Renzo Arbore: “a chi non piacerebbe lavorare con lui? “- si chiede retoricamente – “lo trovo un professionista di straordinaria capacità ed entusiasmo. È giovane e ti fa sentire giovane”. Per poi concludere, anticipando:
“Stiamo pensando a delle cose che in realtà neanche lui sa. Sono ancora nella mia testa (…) L’ho già incontrato”.
Interpellato dall’Adn, il musicista e personaggio tv foggiano ha dichiarato:
“C’è stato un attestato di simpatia reciproca ma non siamo entrati nel merito di cose concrete”.
1. Nina ha scritto:
27 ottobre 2016 alle 17:11