“Il veggente ero io”. Parola di Antonio Ricci. Il padre-padrone di Striscia la Notizia nega la spoilerata gratuita nei confronti di Masterchef e parla al Corriere della Sera di mero pronostico personale:
“Fino alla proclamazione del vincitore non ero sicuro, non c’è stata nessuna spifferata dall’interno (…) È stato un sacrilegio, una provocazione, per verificare ancora una volta il funzionamento della comunicazione”.
Primo, secondo e terzo posto azzeccati in pieno, a quanto sembra solo grazie ad una puntata del cooking show rivista per ben tre volte per colpa della figlia più piccola:
“Mi sono messo a guardarla pure io e ho dato la classifica: la narrazione del programma portava a quella soluzione, lo avrebbe capito qualunque allievo della Scuola Holden di Baricco. Non mi sento un genio. Nel servizio abbiamo preso delle precauzioni, si parlava di un veggente, uno ai livelli di Paolo Brosio: era il piano B, la via d’uscita. Nessuno si è chiesto quali prove avessimo fornito”.
Ricci non ci sta a passare per guastafeste, né tantomeno per colui che manca di rispetto al pubblico. E in tal senso non lesina un chiaro affondo a Cracco, Barbieri e Bastianich.
“La mancanza di rispetto è quella di chi si mette in queste condizioni: perché non l’hanno fatto in diretta? La mancanza di rispetto potrebbe anche essere far risultare i tre giudici delle persone carismatiche e non dei baccalà come due su tre di loro sono, e lo dico con affetto sincero, soprattutto per il baccalà alla vicentina. Quando sono andati in diretta l’anno scorso è stato un mezzo disastro, ma se li vedi dopo un bel montaggio sembrano tutta un’altra cosa. E poi è evidente che per lo spettacolo è meglio ricorrere a semiprofessionisti piuttosto che a cuochi della domenica”.
La querelle tra Striscia e Masterchef ha scatenato aspre reazioni su Twitter con la rapida ascesa dell’hashtag #striscianospoiler e centinaia messaggi offensivi pubblicati sul profilo di Max Laudadio, inviato del servizio incriminato.
“L’Isis è già tra noi – commenta ancora Ricci – inutile impedire gli sbarchi se c’è chi sul web ha augurato a Laudadio che la figlia si impiccasse con il filo spinato. C’è chi agisce in nome di Maometto e chi in nome di MasterChef”.
Certo è che la ‘soffiata’ non ha penalizzato il programma di Sky Uno.
“In realtà hanno fatto più o meno l’ascolto dell’anno scorso, sono abbonati – replica l’autore ligure – è chiaro però che gli abbiamo fatto un’enorme pubblicità gratuita. Se sei grosso non vai a creare curiosità, come abbiamo fatto noi, su un fenomeno comunque piccolo come quello di Masterchef. Noi lo facciamo perché nel nostro dna c’è la provocazione. Abbiamo sollevato inoltre un altro problema di fondo: un cronista che viene a conoscenza di una notizia la deve dare o no?”.
1. marco82 ha scritto:
9 marzo 2015 alle 13:57