Marco Mazzocchi c’ha messo la faccia per spiegare il blackout che ha interrotto il primo tempo di Fluminese-Italia, l’ultima amichevole disputata domenica sera dagli azzurri di Cesare Prandelli in vista del match d’esordio contro l’Inghilterra ai Mondiali 2014. Ora, però, la Rai tutta vuole vederci chiaro e, oltre a scongiurare un ipotetico bis, apre un’inchiesta per capire se ci sono tutti i presupposti per un risarcimento danni.
Mazzocchi, che già in diretta domenica aveva parlato di una sovrapposizione di satellite che ha fatto saltare il segnale in Italia, conferma:
“Noi abbiamo chiesto subito una relazione al service che produceva la trasmissione, la verifica che è stata fatta ha confermato il problema sul satellite. Sul segnale che ci veniva fornito si è sovrapposto un segnale più forte, che ha disturbato anche altre trasmissioni”.
Blackout Rai: aperta un’inchiesta. Intanto arrivano tre segnali per le gare che contano
Il team leader della spedizione azzurra della tv di Stato spiega nei particolari i motivi che hanno portato il salto del segnale, confermando l’apertura di un’inchiesta per vederci chiaro:
“La partita veniva gestita da un service della Federcalcio secondo un certo standard. Noi abbiamo chiesto un’integrazione e il contratto firmato con la Rai prevedeva queste integrazioni. Il segnale così rimbalzava su un satellite a parte, gli altri non hanno avuto l’interruzione perché riprendevano il segnale tradizionale. E’ in corso un’inchiesta che dovrà portarci a capire chi ha provocato questo disturbo e se addirittura la natura è dolosa. Non escludiamo niente. La Rai potrebbe anche chiedere il risarcimento danni, se si riuscisse a trovare il responsabile”.
E’ escluso, invece, che una tale situazione possa ripresentarsi ancora, grazie all’appoggio di ben tre segnali:
“A meno che non vengano la Nasa o i marziani – prosegue Mazzocchi – questo inconveniente non può ripetersi. Le partite del Mondiale le trasmetteremo via satellite su tre segnali diversi, almeno uno reggerà di sicuro [...] questi tre segnali che avremo dovranno essere inattaccabili”.
E la Rai dovrà essere comunque più pronta ed attenta, viste anche le difficoltà e le lacune in cui versa in generale il sistema di telecomunicazioni in Brasile.
1. ale88 ha scritto:
10 giugno 2014 alle 13:39