22
agosto

THE NEW NORMAL, DUE PADRI GAY E UNA BISNONNA OMOFOBA PER LA NUOVA SERIE DEL CREATORE DI GLEE

The New Normal

The New Normal, la nuova serie targata Ryan Murphygià creatore di Glee e American Horror Story – debutterà in America l’11 settembre alle 21.30, ma le polemiche sono pronte ad accoglierla ancor prima della sua messa in onda. Il plot è chiaro e semplice: due padri gay alle prese con una mamma surrogato nel tentativo di creare una famiglia. Non è la prima volta che il tema dell’adozione da parte di una coppia dello stesso sesso viene trasposto in una serie tv, pensiamo a Modern Family e alla famiglia di Mitchell e Cameron. Murphy cerca di spingersi oltre, mostrando anche le avversità che può incontrare un proposito apparentemente “innocente”.

Il modo migliore di mostrare l’altra faccia della medaglia? Semplice: inserire nella storia una bisnonna fascista e intollerante che dia del filo da torcere all’ingenua coppietta. Parliamo della fascinosa Ellen Barkin, l’Amanda di Nei panni di una bionda, che interpreta la nonna della mamma surrogato Goldie, scelta da Bryan (Andrew Rannells) e David (Justin Batha), protagonisti della serie, per partorire il proprio pargolo. Il primo è più emotivo ed esuberante mentre il secondo è un ginecologo di professione discreto e posato e, all’improvviso, i due si ritroveranno travolti da una valanga di pannolini, carrozzine e responsabilità. La bionda e dolce Goldie (Georgia King) metterà a disposizione il suo utero in cambio di 35.000 dollari, somma offertale dalla coppia per coronare il proprio sogno di paternità.

La serie ha subito incontrato le ire del gruppo conservatore americano che l’ha subito etichettata come immorale, colpevole di “nuocere alla società”. Alle polemiche, il sempre posato Murphy si è dimostrato sereno e sicuro che il suo nuovo prodotto sarà apprezzato dal One Million Moms (il partito conservatore in questione) perché “il loro punto di vista è rappresentato, con sensibilità e una certa dose di ferocia, dal personaggio di Ellen Barkin”.

La Barkin, da parte sua, ha ammesso di trovare grande difficoltà nell’interpretare una donna bigotta e reazionaria che è il suo opposto. La bisnonna prova orrore per gli omosessuali e per l’intenzione dell’adorata figlia Goldie di farsi promotrice di quello che ai suoi occhi si configura come un abominio. Riuscirà Ryan Murphy a sensibilizzare con successo il pubblico anche su questa delicata tematica?

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2 Commenti dei lettori »

1. kalinda ha scritto:

22 agosto 2012 alle 20:34

io adoro Ryan Murphy è stato capace di affrontare qualunque tematica in Nip/Tuck.



2. amazing1972 ha scritto:

23 agosto 2012 alle 06:54

Ryan Murphy è un genio, sono certo che darà spunti per riflettere. Non è mai retorico. Guarderò sicuramente la serie



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