The New Normal



5
marzo

THE NEW NORMAL: I NUOVI NORMALI ARRIVANO SU FOX

The New Normal

Che l’autore di The New Normal sia stato ispirato dal successo di Modern Family è un velato sospetto che ci viene non tanto perché qui continuiamo a chiamarla “The New Modern”, ma piuttosto perché da una lettura della trama riscontriamo dinamiche e problematiche che, in un certo senso, si ripetono sempre utilizzando l’ironia come filo conduttore. Ci aspettiamo, comunque, una buona dose di originalità, visto che l’autore di cui parliamo, Ryan Murphy, ha sempre dimostrato genialità e versatilità, come testimoniano alcune sue serie di successo, quali American Horror Story e Glee.

The New Normal (da stasera 5 marzo alle 22:45 su Fox) racconta la storia di una famiglia, una però di quelle poche canoniche. Protagonisti sono Bryan, Andrew Rannells, e David, Justin Bartha, coppia omosessuale con desiderio di paternità che decide di realizzare ricorrendo a una madre surrogata. La trovano in Goldie, appena trasferitasi a Los Angeles con una storia sentimentale travagliata alle spalle, una figlia piccola e una madre invadente e un po’ all’antica, per usare un eufemismo, Jane, che diventerà suo malgrado fulcro dell’atipico nucleo familiare che verrà a crearsi.

Il desiderio di famiglia delle coppie omosessuali è un tema che è stato trattato spesso nelle serie tv d’Oltreoceano, Brothers & Sisters e Modern Family sono solo due degli esempi più recenti. The New Normal lo affronta in maniera provocatoria e ironica con lo scopo di stimolare negli spettatori una riflessione profonda su un tema che resta particolarmente delicato. Lo è in America, figuriamoci in Italia.

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22
agosto

THE NEW NORMAL, DUE PADRI GAY E UNA BISNONNA OMOFOBA PER LA NUOVA SERIE DEL CREATORE DI GLEE

The New Normal

The New Normal, la nuova serie targata Ryan Murphygià creatore di Glee e American Horror Story – debutterà in America l’11 settembre alle 21.30, ma le polemiche sono pronte ad accoglierla ancor prima della sua messa in onda. Il plot è chiaro e semplice: due padri gay alle prese con una mamma surrogato nel tentativo di creare una famiglia. Non è la prima volta che il tema dell’adozione da parte di una coppia dello stesso sesso viene trasposto in una serie tv, pensiamo a Modern Family e alla famiglia di Mitchell e Cameron. Murphy cerca di spingersi oltre, mostrando anche le avversità che può incontrare un proposito apparentemente “innocente”.

Il modo migliore di mostrare l’altra faccia della medaglia? Semplice: inserire nella storia una bisnonna fascista e intollerante che dia del filo da torcere all’ingenua coppietta. Parliamo della fascinosa Ellen Barkin, l’Amanda di Nei panni di una bionda, che interpreta la nonna della mamma surrogato Goldie, scelta da Bryan (Andrew Rannells) e David (Justin Batha), protagonisti della serie, per partorire il proprio pargolo. Il primo è più emotivo ed esuberante mentre il secondo è un ginecologo di professione discreto e posato e, all’improvviso, i due si ritroveranno travolti da una valanga di pannolini, carrozzine e responsabilità. La bionda e dolce Goldie (Georgia King) metterà a disposizione il suo utero in cambio di 35.000 dollari, somma offertale dalla coppia per coronare il proprio sogno di paternità.

La serie ha subito incontrato le ire del gruppo conservatore americano che l’ha subito etichettata come immorale, colpevole di “nuocere alla società”. Alle polemiche, il sempre posato Murphy si è dimostrato sereno e sicuro che il suo nuovo prodotto sarà apprezzato dal One Million Moms (il partito conservatore in questione) perché “il loro punto di vista è rappresentato, con sensibilità e una certa dose di ferocia, dal personaggio di Ellen Barkin”.