26
settembre

X FACTOR 7, MORGAN: SI PREMIA IL MENO PEGGIO

Morgan

Ogni favola, ogni film e ogni programma ha il suo personaggio controverso ed emblematico, che si tratti di Arthur Radley del Buio oltre la siepe, di Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi o di Morgan di X Factor. Si perché l’ex cantante dei Blu Vertigo ha dato vita a uno spettacolo tutto suo dietro il bancone della conferenza inaugurale del talent show di Sky Uno. Ma andiamo con ordine.

Cappello alla Charlie Chaplin, spessi occhiali da sole all’Angelina Jolie e un completo scuro in puro stile “tim burtiano”. Morgan si presenta così alla Fonderia Napoleonica di Milano, intenzionato a regalare al nugolo di giornalisti accorsi alla presentazione alcune delle battute più politicamente scorrette di un incontro privato. Si inizia con l’annosa questione del perché abbia rifatto X Factor, specialmente dopo le sue dichiarazioni dello scorso mese di gennaio, finite tra l’altro in nomination ai Teleratti 2013.

Io non lo so perché sono ancora qui, non capisco perché sto facendo ancora X Factor. Certo, vinco quasi ogni volta, però voi sapete tutto, siete dei giornalisti interattivi. Cazzo se sapete tutto, sapete perché faccio X Factor!” provoca Morgan come il predicatore James Brown dal pulpito della chiesa dei Blues Brothers. Quell’aria da outsider, da poeta maledetto e crepuscolare che ha tanto faticato a costruire viene portata avanti fiaccamente se non aggrappandosi a battute velate e a provocazioni a non finire.

Succede deridendo la non perfetta padronanza dell’italiano di Mika, sottolineando il binomio di cinema e musica, paragonandosi a Cristo e invocando il premio alla carriera per Pino Donaggio, oscurato, a detta sua, dal più famoso collega Ennio Morricone. Ci è sfuggito un passaggio: perché un talent show canoro dovrebbe contemplare il cinema e i suoi protagonisti? Il fatto che il cantautore abbia associato Sky al cinema e di conseguenza X Factor al grande schermo dovrebbe essere una verità assoluta degna del marxismo scientifico? Che poi, ricordiamo che parliamo di un programma che non “sceglie il più bravo, ma il meno peggio”, a detta di Morgan. Quindi si parla di premiare la mediocrità?Morgan è un fiume in piena e, forse, è proprio per questo, che le sue dichiarazioni suscitano sempre scalpore e interesse, come l’ammonizione di Mika nei confronti di Paolo Conte. Proprio quando la popstar manifesta la sua ammirazione e la volontà di lavorare con il cantautore, ecco Morgan spezzare il suo entusiasmo e ribadire un semplice concetto: “Paolo Conte non si è mai inculato nessuno”. E se lo dice Morgan, non passiamo far altro che crederci. Per quanti pensano che Piero Pelù sia il suo alter-ego nel rivale The Voice of Italy, l’ex marito di Asia Argento precisa la loro matrice comune: il pirata Jack Sparrow anche se, ammettiamolo, la strada per arrivare all’ironia e alla furbizia del celebre capitano è ancora lunga per entrambi.

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3 Commenti dei lettori »

1. max79 ha scritto:

26 settembre 2013 alle 13:15

a me non sta propriamente simpatico ma bisogna dire che senza di lui questo programma non sarebbe lo stesso. Poi è divertente questa idea di uno che internamente al programma dice “vince il meno peggio”. Penso ad altre conferenze di programmi in cui i protagonisti esaltano e difendono il proprio operato in tutto e per tutto.



2. max79 ha scritto:

26 settembre 2013 alle 13:21

Comunque la sua dichiarazione può voler dire tante cose, può essere letta anche come un attacco al pubblico, al televoto, non per forza al programma.



3. Alessandro ha scritto:

26 settembre 2013 alle 13:39

Ma non capite che non interpreta una piece teatrale? Lui è fatto così, quando dice qualcosa e perché lo pensa realmente, non dico che è un genio ma sicuramente ha una cultura particolare che lo porta anche a sembrare (ma poi lo è realmente) egocentrico, fidatevi lui è il giudice migliore per questo programma. P.s.: non è lui che “vince” il programma, ma è realmente capace di scegliere i cantanti che poi vincono. Alla fine ha avuto ragione anche su Antonio Maggio.



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