Al termine della conferenza inaugurale della settima edizione di X Factor, abbiamo scambiato due parole con Alessandro Cattelan, conduttore da tre anni del talent show targato Sky Uno.
Passerai dalle opere d’arte di Potevo farlo anch’io ai talenti musicali di X Factor. Ti sono mancati?
Si, anche perché quando si arriva alla fine l’ultimo che esce è un’opera d’arte perché è stato forgiato dai giudici, ha passato diverse fasi di lavorazione. Quindi sì, mi mancano i ragazzi perché ogni anno, essendo la loro prima volta, partono con un entusiasmo nuovo che contagia anche te.
Anche altri programmi hanno provato a imboccare la strada del social, ma nessuno è arrivato a questi livelli. Secondo te, come mai?
Non saprei, io so di sicuro che una caratteristica di X Factor è fare le cose bene, nel senso che non fanno le cose a tirar via, ma curano i dettagli che, alla fine, fanno la differenza. Credo che il futuro sia in quella direzione, quindi è normale che tanti altri programmi abbiano tentato di fare la stessa cosa, poi alcuni ci sono anche riusciti. E’ bello partecipare a un programma dove senti che queste cose prendono vita. Si parte da lì ed è bello vedere, durante l’anno, che altri programmi facciano la stessa cosa.
Mika è entrato a X Factor. Scoccheranno nuove dinamiche fra i giudici? Cosa dobbiamo aspettarci?
Potenzialmente qualcosa di ancora migliore rispetto agli anni scorsi. Mika è un valore aggiunto non da poco, non è come cambiare semplicemente un giudice. Cambiare un giudice già ristabilisce le dinamiche fra di loro, crea comunque una novità e, dato che Mika è una popstar internazionale e l’obiettivo ultimo di tutti i talent è trovare una vera popstar, credo che non potesse esserci scelta migliore.
1. Conte Dracula ha scritto:
26 settembre 2013 alle 16:48