La sua poltrona scricchiola, vacilla, ma lui non si scompone. Almeno per ora. Di fronte alle insistenti voci di una possibile sostituzione, il direttore di Rai1 Mauro Mazza resta imperturbabile e ostenta pure un certo orgoglio. “In questi giorni stiamo festeggiando i nuovi dati. Un successo” ha detto in un’intervista al Corriere, rivendicando i risultati ottenuti dal suo canale nel periodo di garanzia autunnale. Tutto alla grande, dice, eppure le indiscrezioni lo danno ormai prossimo all’avvicendamento: al suo posto dovrebbe arrivare Giancarlo Leone.
“Ho un eccellente rapporto umano e professionale con Giancarlo. C’è stima reciproca, grande collaborazione e scelte condivise. Chiunque dovesse prendere il mio posto sarebbe comunque più fortunato di altri. Rai1 è in salute…” ha detto Mazza.
Stando ai rumors, i vertici di Viale Mazzini potrebbero destinarlo alla presidenza di Rai Cinema e, al riguardo, ha chiosato: “sono un cinefilo dilettante, non so se può fare curriculum“. Dopo tre anni e mezzo alla guida della rete ammiraglia, ora Mazza sarebbe in procinto di fare le valigie e di mollare la cadrega; secondo alcuni, la sua sostituzione sarebbe la diretta conseguenza di nuovi equilibri politici creatisi nella Rai dei tecnici.
“Sono un uomo di destra, di ‘area An’ prima ancora che nascesse An… Ma sfido chiunque a provare che questa mia sensibilità politica, di cui certamente non mi vergogno, abbia condizionato negativamente le mie scelte nei ruoli di responsabilità che ho ricoperto”
ha commentato Mazza sulla questione delle “quote” politiche attribuite ai dirigenti tv, aggiungendo che “il ‘partito Rai’ non è mai stato di centrodestra ma istintivamente di centro-sinistra“. Il direttore di Rai1 ha inoltre dichiarato di fidarsi delle buone intenzioni dei nuovi vertici aziendali, che hanno promesso di effettuare le nomine senza lasciarsi influenzare dai partiti.
Politica a parte, Mazza ha ribadito la leadership della prima rete e ha puntato l’attenzione sui progetti futuri:
“Stiamo studiando un programma ‘nostro’ che si alterni ad Affari Tuoi dopo il Tg1 e nuove formule di prima serata a metà tra documenti filmati e produzioni interne. E’ l’indicazione dei vertici…”
E finché i vertici non gli danno lo sfratto, Mauro tira dritto. Ma il tempo corre: col CdA di giovedì prossimo, 22 novembre, le sue mansioni potrebbero già cambiare…
1. Giuseppe ha scritto:
17 novembre 2012 alle 11:31