21
settembre

LEZIONI DI MAFIA: RAI STORIA AFFIDA A PIETRO GRASSO IL COMPITO DI RIPRENDERE IL PROGETTO TELEVISIVO DI GIOVANNI FALCONE

Lezioni di mafia- Pietro Grasso

Sarà la scia fortunata del Saviano di Gomorra, con relative propaggini televisive e cinematografiche, oppure più semplicemente il richiamo alla necessità di diffondere la cultura della legalità o ancora l’appeal narrativo che da sempre esercitano le narrazioni che si addentrano all’interno del mondo del ‘male’ per cercare di spiegarcelo meglio.

Qualsiasi sia lo stimolo sembra molto interessante la proposta televisiva di Rai Storia che chiama Pietro Grasso in cattedra per una serie di dodici puntate in onda sul canale tematico dedicato ai fatti e ai temi della storia italiana, e non solo. Lezioni di mafia, questo il titolo scelto per il ciclo, va in onda il lunedì alle ore 23,00, e poi la domenica alle 20,30. La prima puntata è già stata trasmessa nello slot del primo giorno della settimana: per chi volesse recuperarla prontamente c’è la possibilità di trovarla sul sito della Rai espressamente dedicato.

Il Procuratore Nazionale Antimafia, che in questi giorni ha invitato ad un’etica della narrazione sul fenomeno mafioso per non creare falsi miti,  sale sullo scranno più alto per una lezione frontale, nello stesso modo in cui Roberto Vecchioni ha percorso con una carrellata la storia della scuola italiana in una serata evento poche settimane or sono. Per una trasmissione così particolare è stata scelta come location l’Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione, a Roma che, per intenderci, è il luogo dove si svolge l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Trama e nucleo fondamentale del discorso è un’analisi della spietata organizzazione siciliana di Cosa Nostra, svelata nei suoi meccanismi truci e risonanti di ieri, ma anche nelle nuove dinamiche più da sottobosco di oggi, con relativa nuova mappatura dei luoghi dei nuovi misfatti. Questi i temi principali che saranno sviluppati nell’arco delle dodici lezioni: La Cupola, il consenso, gli affari, i rapporti con la religione e la politica, il ruolo delle donne, i Pentiti, il Maxi Processo, le stragi e i depistaggi, le indagini, l’Antimafia, il confronto con le altre organizzazioni criminali.

Il coraggio dell’iniziativa affonda le sue radici nel nobile progetto, dall’omonimo titolo, che Giovanni Falcone aveva intenzione di portare avanti con l’allora direttore del Tg2 Alberto La Volpe, prima che l’attentato mettesse fine tragicamente ad ogni possibilità di realizzarlo. Ripartire da quell’idea acquista quindi un valore sia sul piano simbolico che sul piano concreto della buona pedagogia televisiva.

Da Palermo, capitale della Mafia, il racconto e l’antropologia della mafia abbraccerà pian piano il resto dell’Italia e del mondo, mostrando tutte le connessioni internazionali di una ‘Holding del Crimine’ dai fatturati in perenne crescita. I repertori video di cui sono ricche le Teche Rai, le interviste esclusive, i documenti originali, le immagini dei momenti storici più significativi accompagneranno le riflessioni del Procuratore, sottolineandone i passaggi più salienti.

Con Grasso hanno collaborato alla realizzazione del programma Giuseppe Giannotti, Davide Savelli, Alessandro Chiappetta, Aldo Pecora. La regia è di Graziano Conversano.

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