11
luglio

L’omaggio di Rai Cultura ad Angelo Guglielmi

Angelo Guglielmi

Angelo Guglielmi

Per rendere omaggio ad Angelo Guglielmi (scomparso questa notte), un personaggio che ha segnato indelebilmente la tv italiana e a un intellettuale capace di reinventare il piccolo schermo, Rai Cultura cambia la programmazione della prima serata di oggi, lunedì 11 luglio, dalle 21.10 su Rai Storia, riproponendola anche domani, martedì 12 luglio, a partire dalle 9.30 sempre su Rai Storia.

Si comincia con “Angelo Guglielmi: dalla scrittura all’immagine”, che ripercorre la sua carriera culturale attraverso interviste rilasciate a “Mixer Cultura”, “Linea Notte”, “TV Talk”, “Le Storie”. Non mancano, inoltre, immagini di repertorio dei suoi più importanti programmi televisivi: “Michelangelo”, “Samarcanda”, “Blob”, “Telefono Giallo”, “Linea Rovente”, “Quelli che il calcio”, “Harem”, “Tunnel”, “Avanzi”, “Il Portalettere”, “Profondo Nord”, “Milano Italia”, “Chi l’ha visto?”, “Un giorno in Pretura”.

Si prosegue con “Visioni private”, in cui Cinzia Tani intervista Angelo Guglielmi sulla sua carriera in Rai: dal concorso del 1955 alle produzioni culturali degli anni 60, le “Vite” e “Teatro Inchiesta”, dalla collaborazione con Maurizio Costanzo per “Bontà loro” alla direzione di Raitre (1987-1994) che ha lasciato un segno profondo nella Tv italiana.

L’omaggio è completato da “Storie della tv: la cultura nel piccolo schermo”, in cui Aldo Grasso ripercorre la storia del rapporto tra cultura e televisione, dalle origini a oggi, con la testimonianza di Angelo Guglielmi, che ricorda le produzioni culturali degli anni ‘60 e si sofferma sul concetto di “cultura” durante la sua direzione di Raitre.

Il cordoglio di Marinella Soldi e Carlo Fuortes

“Angelo Guglielmi ha saputo combinare con inventiva e maestria le sue qualità di uomo della cultura e della comunicazione italiane per portare nella televisione nuovi modi di raccontare il Paese

affermano in una dichiarazione la presidente della Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes sulla scomparsa dell’ex dirigente dell’Azienda.

“Entrato alla Rai nel 1954 – proseguono – dopo aver insegnato nelle scuole, Guglielmi è appartenuto a un gruppo di funzionari che seppero unire la propria conoscenza di arte, letteratura e società con la pratica di ideatori e realizzatori di programmi televisivi. Nel corso dei decenni è stato sia critico letterario di avanguardia e saggista sia responsabile del Centro di produzione Rai di via Teulada, intitolato la settimana scorsa a Raffaella Carrà. E’ stato acuto osservatore di tendenze sociali e assessore alla Cultura del Comune di Bologna, la sua città. Nell’incarico di direttore di Rai3 in anni di cambiamenti storici in Italia e all’estero, dal 1987 al 1994, ha lasciato tracce di rilievo tanto nei modi di descrivere il Paese quanto in quelli di irriderne con la satira aspetti di poteri e modi di fare. La Rai si stringe ai familiari e a quanti lavorarono con Angelo Guglielmi e rende omaggio a un dirigente di alto profilo che ne ha rappresentato e ne rappresenterà sempre una delle anime incisive e innovative”.

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