E’ un Elio che conferma il taglio essenziale dato al proprio ruolo di giudice di X Factor quello che emerge dall’intervista rilasciata a Maurizio Caverzan per Il Giornale. Chi si aspettava una dichiarazione a effetto, una battuta polemica o quantomeno una frecciatina inferta al protagonista del coup de theatre Morgan, è rimasto deluso perchè il caposquadra dei gruppi vocali si è limitato a un:
“Con me è delizioso, mi fa anche molto ridere. L’altra sera è andato fuori giri ma non è mio compito intervenire sul comportamento delle persone. Il ruolo di controllare Morgan se l’è assunto Simona, non sia mai che le tolgo lavoro…Ognuno di noi nasce con le proprie caratteristiche ma sui concetti importanti siamo in sintonia. Poi è vero, il nostro approccio è agli antipodi“
Sono chiaramente dichiarazioni che vanno lette senza alcuna malizia. Nessun riferimento, insomma, alla presunta alleanza tra il Castoldi e Simona che ad XtraFactor ha fatto imbestialire la Mona, sollecitata da un utente a dire la propria sull’argomento. Parole al miele quelle spese da Elio sulla nuova edizione del talent show. Il cantante ha una buona opinione su Arisa: “Molto competente“, e mostra di apprezzare il formato:
“Rispetto alle precedenti, questa edizione ha in più la durata inferiore delle serate: due ore sono sufficienti a raccontare tutto. Poi la giuria è ben assortita. C’è meno aria fritta rispetto agli altri anni . Un altro elemento che ha funzionato è stato il passaggio dalla Rai a Sky. Non era scontato che sarebbe andato bene. Questo ha creato un effetto attesa-curiosità.
Venendo alla competizione e ai giudizi più tecnici per i cantanti in gara, l’intervistato non fa mistero di una preferenza ben definita:
“Sono stufo di cantanti fotocopia e Jessica, che non è la più intonata, quanto a personalità è un chilometro più avanti. Potrebbe farcela“
Quanto ai suoi gioielli, concorda con il ruolo di outsider loro attribuito da Caverzan:
“Le Cafè Margot sono intonatissime, forse meno originali, ma hanno un timbro inconfondibile. I Moderni hanno la loro forza nell’originalità. A volte peccano nell’intonazione ma cantare in quattro è dura“
Elio ripete spesso il termine “originalità”, coerentemente con il proprio percorso artistico e l’abbigliamento, anche nel ruolo di caposquadra evidentemente ritiene l’eccentricità e il non conformismo un qualcosa da promuovere al pari (se non addirittura in misura maggiore) della qualità del canto, alla modulazione della voce. E in effetti anche la scelta dei brani e il tipo di performance dei suoi artisti rivelano una continua ricerca della peculiarità. D’altronde la vita dei gruppi vocali non è mai stata facile nelle varie edizioni di X Factor. Che sia questa la carta giusta per giungere alla tanto agognata vittoria?
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
3 dicembre 2011 alle 11:21