La regia è di Francesco Vicario (I Cesaroni), il soggetto di serie è di Elena Bucaccio (già sceneggiatrice di Tutti pazzi per amore), e a realizzare il tutto c’è la Lux Vide, casa di produzione di fiction come Cenerentola, Un passo dal cielo e Don Matteo. Su queste basi poggia Che Dio ci aiuti, la nuova serie tv di Rai1 in partenza giovedì 15 dicembre, con ogni probabilità destinata a proseguire il successo dell’immarcescibile Don Matteo.
Proprio da Don Matteo, infatti, eredita furbamente la collocazione del giovedì sera, sperando di ereditarne il nutrito e fedele (in tutti i sensi) pubblico. Protagonista sarà Elena Sofia Ricci, che vestirà i panni di Suor Angela, una monaca con un passato da giocatrice d’azzardo e di abile truffatrice che, finita in carcere, ha trovato la fede. La sua vita s’incrocerà spesso con quella del giovane Commissario di polizia Marco Ferrari, interpretato da Massimo Poggio. Incompatibili ma allo stesso tempo inseparabili, i due protagonisti indagheranno su delitti e omicidi ambientati tra Modena e provincia.
Nel cast della serie, composta di 16 episodi da 50 minuti, in onda per 8 prime serate, ritroveremo volti noti della tv come Serena Rossi, Francesca Chillemi e Valeria Fabrizi.
Protagonista assoluta rimane naturalmente Elena Sofia Ricci, che sulle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni descrive così il suo personaggio:
E’ un personaggione che sono orgogliosa di aver interpretato … E’ una donna dal passato burrascoso, che in carcere ha trovato la fede. E ora è una religiosa un po’ sopra le righe, nelle azioni e nei sentimenti. Confusionaria, ritardataria, spericolata alla guida, si ritrova, spesso suo malgrado, ad aiutare nelle indagini l’ispettore Marco Ferrari (Massimo Poggio) verso cui ha un debito morale gigantesco …
Immancabili, come in tutte le fiction a marchio Lux Vide, i buoni sentimenti e la valenza morale, in una formula a quanto pare meno istituzionale rispetto a quella del celebre parroco interpretato da Terence Hill.
Don Matteo è più istituzionale, mentre suor Angela è anche scorretta, ma non per questo meno spirituale o ha meno umanità. Il tono è quello fresco e frizzante della commedia: si ride tanto, ma ci si emoziona e ci si commuove. Si riflette su alcuni temi sociali trattati nei casi di puntata. E non finisce qui. Ci sarà la spiritualità. L’aspetto più difficile è stato trovare l’equilibrio tra la vena comica di suor Angela e la sua parte spirituale. Non volevo rischiare di farne una macchietta, ma nemmeno di cadere nel bigotto e nel retorico …
1. pippo ha scritto:
1 dicembre 2011 alle 12:25