Questa sera alle 21.10, anche Rete4 potrà finalmente vantare nel suo palinsesto una fiction in prima visione tv. Nessuna produzione retrocessa dall’ammiraglia Canale5 per mancanza d’ascolti, ma una docu-fiction dal sapore decisamente sperimentale, pensata appositamente per il pubblico della rete diretta da Giuseppe Feyles.
L’ombra del diavolo – Storie tre bene e male, nuovo format della durata di 100 minuti, si propone di raccontare alcuni accadimenti clamorosi del nostro recente passato, con un particolare linguaggio televisivo, ottenuto unendo tra loro filmati, testimonianze, documenti dell’epoca e ricostruzioni sotto forma di fiction.
Protagonisti di questo esperimento tre attori noti al pubblico televisivo. Cesare Bocci nel ruolo di un investigatore scaltro e riflessivo, Antonello Fassari in quelli di un taciturno ex detenuto e Claudia Zanella nei panni di un’attraente esperta informatica, incaricata di digitalizzare l’archivio di un’antica biblioteca romana. La docu-fiction diretta da Marco Maccaferri, cercherà di far comprendere meglio gli aspetti meno noti di due eventi molto differenti tra loro. Due fatti animati da sentimenti e forze contrapposte.
La prima indagine dell’investigatore Sebastian (Cesare Bocci) ricostruirà attraverso flash di ricordi e testimonianze dei sopravvissuti, la terribile strage di Jonestown, avvenuta in Guyana il 18 novembre 1978. In un luogo isolato dal mondo esterno, Jim Jones, fondatore della congregazione religiosa People’s Temple Christian Church, dopo avere fatto uccidere nove persone nella vicina pista aerea di atterraggio, indusse i membri della sua congregazione a uno spaventoso suicidio di massa: 911 persone, compresi bambini e neonati.
La seconda indagine riguarderà invece le apparizioni della Madonna a Fatima. Attraverso la ricostruzione della vita di suor Lucia, la depositaria dei segreti di Fatima, Sebastian ripercorrerà la storia delle apparizioni, cercando di capire meglio chi era e come ha vissuto la donna che ha custodito per decenni il messaggio della Madonna.
1. Markos ha scritto:
30 giugno 2011 alle 19:09