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novembre

Corrado Augias ci ripensa e lascia la Rai: «Non mi piace, vedo troppi favoritismi». Passa a La7 con La Torre di Babele

Corrado Augias

Corrado Augias

Corrado Augias lascia la Rai per La7. E lo fa, senza troppi giri di parole, sbattendo la porta. Nessuno mi ha cacciato, ma nessuno mi ha trattenuto, dichiara il giornalista e conduttore romano.

“A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace. Perché non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione”

afferma al Corriere, ufficializzando un passaggio che soltanto pochi mesi fa sarebbe stato impensabile. Augias, lo scorso giugno, quando a far rumore erano le illustri uscite dalla tv di Stato, parlava così:

Resto perché la Rai fa servizio pubblico, appartiene agli italiani, non al Governo, ho avuto dai massimi dirigenti ampie garanzie di poter liberamente continuare il mio lavoro. Non c’è motivo di abbandonare.

Corrado Augias su La7: ecco cosa farà

Un motivo, però, lo ha poi trovato ed ecco che Augias, in Rai dal 1960, approderà su La7 con un programma di prima serata a partire da lunedì 4 dicembre. Si chiamerà La Torre di Babele, strizzando l’occhio alla trasmissione Babele, dedicata al mondo dei libri, che condusse su Rai 3 dal 1991 al 1993.

“Un’ora di tv, dopo Lilli Gruber. Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme”

anticipa Augias.

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9 Commenti dei lettori »

1. Teledico ha scritto:

6 novembre 2023 alle 10:20

Improvvisamente un giorno a 88 anni e mezzo si accorge di come ha sempre funzionato la RAI?
Per coerenza allora avrebbe dovuto lasciarla prima ed invece, come per Berlinguer e Fazio, pecunia non olet.



2. Marco ha scritto:

6 novembre 2023 alle 10:37

Non discuto la competenza né l’autorevolezza di Augias, ci mancherebbe!

Ciononostante, vedo un problema molto chiaro, espresso peraltro dalle parole dello stesso Augias: “a 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono…”.

Ammirabilissimo. Però a 88 anni e mezzo, se proprio vuoi continuare lavorare, sarebbe interessante coinvolgere e formare giovani che prendano poi il tuo posto, quindi lavorare in ottica di una successione futura.

A 88 anni e mezzo, forse è venuto anche il momento di pensare di passare il testimone.

E come lui, molti altri personaggi della TV italiana.

Ovviamente questo non vuol dire “benvenuto (all’ignoranza di) Fedez (il giovane) a Chi vuol essere milionario”.



3. Lorella ha scritto:

6 novembre 2023 alle 10:43

L’importante è che continui a fare televisione. Per me resta uno dei migliori



4. LOLZ ha scritto:

6 novembre 2023 alle 12:03

@Marco L’erede di Augias in Rai infatti è Giorgio Zanchini, che lo trovo molto ma molto meglio di Augias stesso (che personalmente non rimpiangerò)



5. Andrea C. ha scritto:

6 novembre 2023 alle 12:52

Il vero problema è l’assenza di persone colte, preparate. Non c’è il ricambio generazionale che c’era una volta. Augias negli ultimi anni ha fatto coppia con Zanchini (che a ricevuto il testimone del programma QUANTE STORIE) , ma Augias ha tutta un’altra autorevolezza e ironia.

All’orizzonte non vendo piccoli Augias crescere. Vedo giornalisti precari, timorosi di dire la propria opinione per non scontentare nessuno (o perdere il posto), che dicono frasi fatte e che soprattutto si prendono sul serio.



6. Joe Teach ha scritto:

6 novembre 2023 alle 16:10

Evviva, un altro paio fuori e facciamo l’en Plein!
Stanno distruggendo la Rai, quegli incapaci.



7. Pianeta Urano ha scritto:

6 novembre 2023 alle 16:39

Pur stimandolo trovo ipocrita criticare la Rai che da decenni gli ha dato ampi spazi su Raitre, a prescindere dal governo in carica. Probabilmente questo passaggio è dovuto ad una sostanziosa offerta economica e non c’è nulla di male, basta essere sinceri.



8. Joe Teach ha scritto:

6 novembre 2023 alle 19:14

Le offerte economiche sono sempre arrivate ad un protagonista della storia del giornalismo, non solo Rai.
Non fingiamo di non vedere l’insoddisfazione di molti professionisti (e spettatori).
A parte tutto è evidente l’incapacità di questa dirigenza, che si sta facendo soffiare molti volti noti e voci autorevoli.



9. Francesco ha scritto:

7 novembre 2023 alle 00:18

Alla sua età potrebbe anche godersi la pensione.



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