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febbraio
Quella strana serata del Festival della Canzone Italiana: buono show ma il regolamento è da caos
sabato 5 febbraio 2022 11:58 Stefania Stefanelli

Gianni Morandi e Jovanotti (Instagram Morandi)
Quella strana serata sanremese. L’appuntamento con le Cover a Sanremo è da sempre un momento riuscito di spettacolo e ieri non è stato da meno, stra premiato dal pubblico con ascolti eccezionali. Ma quella serata si poggia su un nonsense: le cover influenzano il risultato finale della gara. E, paradosso dei paradossi, la possibilità di scegliere brani stranieri mette all’angolo il concetto stesso di Festival della Canzone Italiana. E va bene che Amadeus ha detto di volere un Festival elastico ma questo ci sembra troppo.
Al Festival della Canzone italiana si vince anche con una cover inglese
Il torneo delle Cover è stato istituito ufficialmente nel 2011. Dallo scorso anno, però, i voti guadagnati dai partecipanti nella serata vengono cumulati a quelli della gara vera e propria, veicolando nel bene o nel male la proclamazione del vincitore. Il che non solo è ingiusto, ma svilisce il senso stesso della competizione, che dovrebbe avere per protagonisti assoluti i brani inediti selezionati dal direttore artistico. Come se non bastasse, nell’edizione di quest’anno gli artisti hanno avuto da regolamento la possibilità di scegliere brani internazionali. E così, alla formazione della classifica finale della 72° edizione del Festival della Canzone Italiana, contribuiranno le reinterpretazioni di My Way, Be my Baby, What a Feeling e Baby One More Time!
Elisa rischia di perdere il Festival per una Cover
Se ci aggiungiamo che Morandi ha vinto la serata cantando un medley contenente anche propri brani, e lo ha fatto insieme a Jovanotti (il più noto degli ospiti, altro elemento che influenza il pubblico a prescindere), che è poi tornato a televoto aperto sul palco da super (ospite) amico, ne viene fuori un gran caos. Morandi ha così scalzato Elisa dal secondo posto in classifica generale mentre Rettore e Ditonellapiaga (senza nessun ospite e con una performance poco brillante) hanno perso ben quattro posizioni. Accompagnato da una Malina Ayane, il giovane Matteo Romano ha invece fatto un balzo in avanti di 5 posizioni passando dal diciassettesimo al dodicesimo posto superando, tra gli altri, Dargen D’Amico che giovedì era decimo (qui la classifica con i vari avanzamenti). In più c’è anche chi come Tananai, che già di per sé non brilla, ha cantato a notte fonda, con meno della metà della platea rispetto alla prima serata, e si è visto chiudere il televoto un istante dopo la sua esibizione.
Se si vuole una serata che influenzi la classifica, non sarebbe meglio tornare a quando, nella serata del venerdì, i protagonisti proponevano una versione speciale del loro brano, eseguito con un arrangiamento diverso o con la collaborazione di altri artisti? Anche stranieri, per carità, se proprio bisogna essere international: avrebbe molto più senso.


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7 Commenti dei lettori »

Ma sinceramente ci sono stai anni in cui la classifica veniva sovvertita dalla giuria di qualità, quindi ben venga questo stravolgimento che però è fatto dalle stesse giurie che hanno votato nelle serate precedenti e che voteranno stasera.


2. Armando ha scritto:
Non sono daccordo con la sua analisi, il mondo cambia, come sono cambiati i protagonisti del festival è giusto che cambi anche il festival. A prescindere da tutto anche le votazioni sono cambiate, una volta votava solo il pubblico oggi votano anche i giornalisti ed hanno un peso enorme, il 33% dei voti e non lo trovo giusto.
Il fatto è che Lei per primo, come giornalista, possa condizionare il pubblico scrivendo che Elisa può perdere il festival però ci sta che Elisa perda come ci sta che perdano gli altri 24 cantanti. Tutti meriterebbero ma sono convinto che sia giusto che chi compra o ascolta la musica decreti il vincitore.


3. Alessandro Ficara ha scritto:
Già, sarebbe giusto che chi compra o ascolta musica decreti il vincitore: quindi eliminiamo dal televoto tutti quegli spettatori di una certa età che non comprano nè ascoltano e sentono musica una volta l’anno, con il festival di Sanremo. Eliminiamo pure i call center che possono essere affittati per pompare i voti. no?


4. Grace ha scritto:
Per quanto riguarda la serata delle cover, anch’io ritengo che non sia corretto che influenzi la classifica in quanto si tratta di tutto un’altra canzone. Sarebbe forse meglio tornare alla serata del venerdì, con la canzone in gara, arrangiata in modo diverso ed in duetto con un altro artista. Per le votazioni, ritengo che chi segue il festival abbia comunque diritto di esprimere il voto che concorre a determinare il vincitore.


5. Lorenzo78 ha scritto:
I regolamenti non sono mica scritti nella pietra.
E comunque rilassatevi, sono solo canzonette…


6. Paolo Rambaldi ha scritto:
Chi ha scritto l’articolo parla della classifica come se fossero le olimpiadi e non uno spettacolo. Lasciate che facciano le cover che vogliono come vogliono.


7. marcov2 ha scritto:
Io invece sono d’accordo con chi ha scritto l’articolo.
Se è un festival della canzone non può pesare la cover di un’altra canzone, indipendentemente se italiana o straniera.
Le giurie di qualità avevano la loro utilità e servivano proprio ad equilibrare eventuali storture come avere un partner famoso o no oppure l’ordine di esibizione.
Poi la formula perfetta non esiste ma tanto la vittoria al festival per quanto importante non è tutto, ci sono canzoni che non hanno vinto ma sono diventate classici altre che hanno vinto ma sono state dimenticate.

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1. Ale ha scritto:
5 febbraio 2022 alle 12:47