Tanto rumore per nulla. Dopo appena sei mesi dall’addio a Mediaset perché – parole sue – “non riesco più ad immaginarmi nei programmi che mi venivano proposti”, Alessia Marcuzzi torna all’ovile. Nuovi titoli, dunque? Nemmeno per idea. Per la conduttrice romana, ennesima conduzione de Le Iene. A sorprendere, tuttavia, non è lei che bussa nuovamente alle porte di Cologno Monzese, ma Pier Silvio Berlusconi che si “umilia” e riaccoglie come se nulla fosse la figliol prodiga.
Alessia, nel suo adios dopo più di vent’anni a Mediaset, aveva espresso il desiderio di fare e diventare altro rispetto alle opportunità che l’azienda le offriva, manifestando “un’urgenza di libertà“ che nella realtà dei fatti si è tradotta in “restare a spasso”. Qualche mese per metabolizzare il fatto che i tempi per brillare della propria assenza sono finiti (chiedere a qualche altra collega anche più illustre), ecco che quel richiamo di donna e professionista libera può andare a farsi benedire; piuttosto, avrà detto, “rientro a Mediaset e conduco per l’ennesima volta Le Iene su Italia 1“. E così sarà, stando a quando anticipa Giuseppe Candela su Dagospia.
In tutto ciò, spiazza Pier Silvio Berlusconi che, al contrario di quanto fatto con altri/e, non chiude quella porta sbattuta evidentemente con troppa ingenuità, nonostante la delusione per il comportamento della Marcuzzi sia stata malcelata fin dall’inizio. “Ci ha detto via web che ci lascia”, disse piuttosto amareggiato alla conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset dello scorso luglio, ammettendo che le parti non riuscirono a trovare un accordo anche per questioni economiche:
“Non siamo più soliti fare dei contratti d’esclusiva a prescindere dai progetti. Alessia si è trovata al momento senza un programma suo pronto ad andare in onda. Abbiamo parlato di Scene da un Matrimonio (poi affidato ad Anna Tatangelo, ndDM) ma c’erano anche questioni economiche (…) Non ci siamo trovati”.
Il top manager aveva anche aggiunto:
“Non c’è nessun rancore: a gennaio ma anche prima potrebbe esser in onda con nuovo prodotto tutto suo. Spero che capisca in fretta cosa vuole fare, così può tornare da noi”.
Parole che a noi, e non solo, suonavano come canzonatorie. Ora Marcuzzi e Mediaset si ritrovano per una seconda “ondata” che, al di là delle apparenze, ha basi meno solide della precedente. Ci auguriamo soltanto che la dirigenza del Biscione abbia chiesto come contropartita qualche perla della scuderia di Caschetto, che non ha mai presidiato Mediaset in maniera importante. La rentrée, in questo caso, almeno avrebbe un senso.
1. Paolo Rambaldi ha scritto:
20 gennaio 2022 alle 19:24