Lolita Lobosco è un personaggio forte, pieno, e Luisa Ranieri nell’interpretarla è sbocciata un’altra volta, giocando con l’ironia e con la sua bellezza, mai sottolineata come in questa fiction. Certo, la Lolita televisiva non è esattamente quella creata dall’autrice Gabriella Genisi, non soltanto perchè la sua ossessione per le arance e per la cucina è stata taciuta, quanto perchè per creare un nuovo volto di punta Rai Fiction è stato necessario limitare un po’ la sua audacia. Ma quel che c’è basta a renderla speciale, tanto che il pubblico le ha riservato uno share del 31.8% degno del Commissario Montalbano: c’avevamo visto giusto rintracciando delle affinità importanti tra i due prodotti.
Lolì è speciale, sì. Unica, no: è stata presentata come un personaggio nuovo, necessario per bilanciare la presenza femminile nelle alte sfere della polizia televisiva, eppure, vedendola muoversi sui suoi tacchi senza farsi intimidire dagli sguardi degli altri, è impossibile per lo spettatore di Rai 1 non pensare ad Imma Tataranni, il sostituto procuratore di Matera che nel 2019 ha sparigliato le carte dell’ammiraglia. E se la Ranieri ha detto di non trovare grosse similitudini tra i due personaggi, noi le notiamo eccome.
Lolita Lobosco ha però dalla sua una tristezza irrisolta di fondo che la rende delicata, nonostante quell’immagine così spregiudicata. E’ bellissima e non del tutto consapevole della cosa perchè, come le dice la sua amica Mariella, “puoi essere anche Venere, ma se nessuno te lo dice, te lo dimentichi”. E lei gli uomini, almeno fino al momento in cui i telespettatori la incontrano, li ha messi da parte, pur di non fare i conti con un cuore romantico che la fa sentire debole.
Le indagini narrate sono molto articolate, bisogna seguirle con attenzione per non perdersi, mentre i valori aggiunti di questa fiction sono due: il primo è la location, una Bari colorata e viva, finora trascurata dalla tv; l’altro sono i comprimari, capaci di arricchire anche i momenti più drammatici di una vena comica notevole.
Una menzione speciale va alla barese Lunetta Savino, che interpreta la madre di Lolita: sono passati ventitré anni da quando ha trovato la popolarità con Un Medico in Famiglia e, nonostante da allora abbia tanto sperimentato, dedicandosi spesso a ruoli impegnati, ritrovare nella sua Nunzia le sfumature genuine e divertenti di Cettina Gargiulo è stato una specie di regalo, che gli appassionati di fiction italiana non possono non aver apprezzato.
1. Enzo P. ha scritto:
22 febbraio 2021 alle 16:23