“Chiariamolo: non è ancora il tempo dei party e delle movide”. E’ con le parole del premier Conte che si apre la puntata di oggi de L’Aria Che Tira, occupatasi del cosiddetto allarme movida. Myrta Merlino va subito al dunque, spiazzata dopo aver visto le immagini di piazze e locali affollati.
“Per favore non raccontiamoci balle, è chiaro che queste scene non vanno bene, che l’aperitivo tutti ammassati per strada è un problema, è chiaro che se vogliamo avere un po’ più di libertà dobbiamo meritarcela ed essere responsabili. Se abbiamo avuto 30.000 morti causa Covid non è stato per colpa dei runner o dei ragazzi di Napoli che ai primi di marzo riempivano bar e ristoranti ignorando i moniti di Vincenzo di Luca. I morti e tutto il disastro intorno sono figli della nostra incapacità di proteggere i luoghi e i soggetti a rischio“
esclama la conduttrice con fare preoccupato, aggiungendo che l’emergenza non è ancora terminata e che la responsabilità – sebbene ci coinvolga tutti – sia soprattutto del governo. Ed è proprio al premier che la Merlino lancia una frecciatina, sottolineando l’incongruenza tra la sua decisione di aprire locali, bar e ristoranti e la ‘cautela’ raccomandata dallo stesso, questa mattina in Senato:
“Stamattina mi sono veramente un po’ arrabbiata. Io anche ho tre figli giovani che hanno fatto tre mesi chiusi in casa, ho pensato che – per carità – bisogna fare attenzione, evitare stupidaggini, ma se riapri bar, ristoranti, le strade, e poi dici ‘non dovete uscì di casa’ c’è qualcosa che non quadra!“.