Nel giorno della grande riapertura, Report tornerà ad approfondire il tema della gestione dell’emergenza Coronavirus in Italia. Nel mirino del programma d’inchiesta ci sarà anche il Ministero della Salute, al quale la trasmissione di Rai3 aveva fatto le pulci sollevando un’accusa non da poco: quella di non aver aggiornato il piano pandemico raccomandato dall’Oms dal lontano 2006.
Report, che ora parla di “indecoroso copia incolla” in riferimento al suddetto documento, la settimana scorsa aveva scoperto la presunta inadempienza istituzionale e la aveva rivelata al suo pubblico. Durante la messa in onda, però, l’ex direttore della prevenzione del Ministero della Salute e oggi direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, aveva accusato la trasmissione di aver omesso che egli avesse lasciato un piano pandemico aggiornato a fine 2016, linkando il relativo documento.
Ma questa sera arriverà la contro-replica del programma d’inchiesta. Report, infatti, confermerà la propria versione: la redazione ha fatto controllare quel documento da uno sviluppatore di software ed esperto informatico, il quale ha confermato che il file in questione fu generato nel 2006.
La trasmissione ha inoltre raggiunto il viceministro della Salute, Paolo Sileri – volto ormai noto al pubblico televisivo – strappandogli una dichiarazione inequivocabile:
“Chi ha sbagliato qui, a mio avviso, se è riconosciuto un errore, deve dimettersi, deve andarsene“.
Nell’ambito del reportage “Le Fondazioni e chi gestisce la Fase due“, Report spiegherà come vengono scelti gli uomini che stanno gestendo l’emergenza in Italia. Poi verrà proposta un’inchiesta sulle fondazioni politiche e i think tank: come si finanziano, e cosa è cambiato con la legge Spazzacorrotti?
L’inchiesta “Anziani S.P.A” parlerà delle Rsa, i luoghi nei quali il virus è stato più letale. Luoghi che sono anche un business milionario fatto di costi ridotti al lumicino a fronte di rette altissime e cospicui contributi economici pubblici. E infine, “L’Indennità atipica“: dal click day al blocco del sito Inps agli attacchi hacker, cosa è successo il primo aprile e di chi è la responsabilità del data breach, la clamorosa rivelazione di dati personali avvenuta sul sito dell’istituto di previdenza.