Le notizie, le curiosità e i fatti della giornata commentati da un manipolo di ‘battutisti’ che, seduti ad un lungo tavolo ad effetto bancone, interagiscono tra di loro a colpi – tremendi più che mortali – di freddure e mini monologhi. Questo è Battute?, il programma in onda dal martedì al venerdì in seconda serata su Rai 2.
L’intento di proporre qualcosa di inedito è lodevole quanto l’idea che ha generato il format, perché in tv spesso le notizie si danno ma non si commentano. Il problema, dal quale Battute? non può prescindere, sono proprio le battute. In queste prime puntate gli umoristi – chi più, chi meno – strappano più sbadigli che risate (vedere, per credere, le facce del pubblico presente in studio), con interventi spesso ‘estranei’ alla notizia in questione, rendendo il tutto una estenuante caccia all’ironia forzata.
Anziché dare ritmo, i ‘battutisti’ lo spezzano e giocoforza ne risente l’intera trasmissione, che arranca dalla prima all’ultima notizia. L’euforia di Riccardo Rossi, che nel ruolo di conduttore a capotavola (al suo posto avrebbe dovuto esserci lo sceneggiatore Alessandro Bardani, costretto a lasciare per la perdita del padre) modera ogni battuta, non basta; ecco, forse uno come lui sarebbe stato perfetto nel ruolo di ‘battutista’, per il quale non è necessario scomodare pezzi da 90 della comicità né veri monologhisti, ma occorre essere immediati, pronti e ’sul pezzo’. E, soprattutto, far ridere.
Battute? può e deve migliorare. Inizialmente pensato per la mezz’ora che precede il Tg2 delle 20.30, dovrebbe invece osare di più – anche con le notizie – andando in onda in tarda serata. E rivedere, questo sì, il tavolo, dove un ricambio di ‘battutisti’ diventa necessario.
1. Gianni ha scritto:
18 ottobre 2019 alle 15:10