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dicembre

Chiara Ferragni, il documentario vuole essere un colossal ma non è stato ancora venduto

Chiara Ferragni

Tutti ne parlano, ma per ora non c’è. Il documentario su Chiara Ferragni, infatti, è ancora in corso di realizzazione e, di questo passo, diventerà probabilmente un colossal. Un Ben Hur glitterato, di certo griffatissimo, con la cabina armadio al posto della sala di montaggio. Un po’ di ironia ci sia consentita, visto che per il momento possiamo solo fantasticare sui contenuti, per i quali – stando a quanto si apprende – è stato investito un budget decisamente importante e, per usare un eufemismo, ambizioso.

Di recente, il settimanale Chi aveva dato notizia di un finanziamento del progetto da parte di “un fondo privato da circa 400mila dollari“, aggiungendo che l’”opera” non aveva ottenuto “alcun interesse da parte dei maggiori network nostrani” ai quali sarebbe stato proposto. Memo Films s.r.l, produttore unico del documentario, ha però smentito tali informazioni, specificando quanto segue:

Le riprese del documentario non sono ancora terminate, sono in corso trattative per la vendita dei diritti televisivi con i principali broadcasters italiani ed internazionali e nessuno sino ad oggi ha declinato l’acquisizione dei diritti dell’Opera“.

Quanto al budget, la produzione fa sapere che quello indicato da Chi è “è errato e sensibilmente inferiore rispetto a quello effettivamente impiegato“. Il film sulla regina delle fashion blogger, quindi, costa più di 400mila dollari, cifra già di per sé elevata se si considera che stiamo pur sempre parlando di un documentario. Secondo il settimanale Spy, il produttore Francesco Melzi ha addirittura investito una cifra attorno al milione di euro. Alla faccia, guys!

All’epoca delle Instagram Stories, quelle che in tempo reale sono online, qui i tempi di realizzazione sono – in proporzione – da vero colossal. Il documentario “sarà pronto per il prossimo autunno” fa sapere il produttore, aggiungendo addirittura che il lancio avverrà in un Festival. A differenza di quanto assicurano i curatori, però, Spy scrive che il documentario “è stato rifiutato da due importanti reti televisive italiane per colpa di una richiesta economica troppo esosa” e anche con la piattaforma Netflix al momento non è stato stipulato alcun contratto.

Chissà se al tempo degli influencer vale ancora il detto “chi troppo vuole, nulla stringe”…

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2 Commenti dei lettori »

1. Vattelalbicocca ha scritto:

6 dicembre 2018 alle 18:06

e speriamo non se lo compri nessuno……..



2. ANDREA ha scritto:

6 dicembre 2018 alle 19:33

Non lo deve comprare nessuno, a chi puo’ interessare di questa nullità. Non si parla per gelosia, mancherebbe, è che qui siamo proprio al nulla, diventata ricca tramite furbizia e non per capacità o intelligenza, e diventa disgustoso (senza fare retorica) per chi risultati importanti li ha ottenuti con fatica sudore e sentimento.



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