Per dare un taglio agli invisi populisti, Fabio Fazio ha arruolato «Mister Forbici». Il conduttore, infatti, nella nuova stagione di Che tempo che fa – dal 23 settembre su Rai1 – darà spazio a Carlo Cottarelli, l’ex commissario alla spending review che nello scorso maggio fu premier incaricato per quattro giorni. Lo ha svelato il presentatore stesso alla vigilia di una annata televisiva da lui definita complessa.
“Stiamo assistendo a un sommovimento mondiale, sta vincendo un atteggiamento di pancia, un’ondata di superficialità emotiva e di aggressività. La presenza di Cottarelli è un modo per mettere un punto fermo, per essere laici e oggettivi in un momento di scarsa razionalità. Penso sia un dovere del servizio pubblico offrire un’analisi competente su temi che interessano tutti i cittadini“
ha dichiarato Fazio in una pubblica intervista con Aldo Cazzullo. Il conduttore ha aggiunto di voler raccontare il Paese attraverso i suoi protagonisti, “in modo né aggressivo né partigiano“. Allo stesso tempo, però, ha preso indirettamente le distanze da quegli atteggiamenti che in genere vengono attribuiti ai cosiddetti partiti populisti: Carlo Cottarelli sarà, di conseguenza, l’emblema di una diversa concezione della politica e dell’analisi d’attualità.
L’ex direttore esecutivo del Fmi, ormai prossimo al debutto con Fazio, tiene però a precisare di non voler essere un anti-Salvini, come qualcuno potrebbe pensare.
“Non sono l’anti-Salvini. L’unica cosa anti-Salvini è che io sono interista e lui milanista. A Che tempo che fa ragionerò nel modo più obiettivo possibile. Aggiungo anche che nei quattro giorni in cui sono stato presidente del Consiglio incaricato ho sentito Salvini: molti dicevano che dopo il no di Mattarella a Savona non avrebbe mai accettato un compromesso perché voleva andare alle elezioni e capitalizzare il consenso. Ma alla fine lo ha accettato“
ha detto l’economista a Libero, specificando che il suo ruolo a Che tempo che fa sarà quello di “osservatore“.
“Ascolterò ciò che dicono gli altri, cercherò di chiarire nel modo più equilibrato possibile alcuni temi che, spesso, non vengono spiegati bene“.
Con la prima Finanziaria giallo-verde in arrivo, però, l’impressione è che «Mister Forbici» metterà presto alla prova la propria imparzialità.
1. ANDREA ha scritto:
12 settembre 2018 alle 12:54