Irremovibile sulla nomina di Marcello Foa alla Presidenza Rai, Matteo Salvini ha le idee chiare anche sul futuro del servizio pubblico. Valorizzare le realtà produttive locali, puntare sulle testate regionali, avere almeno una rete senza pubblicità e scegliere tra canone o pubblicità: il vicepremier spara proposte, fissa obiettivi. A suo avviso, anche l’azienda di Viale Mazzini dovrà cambiare registro.
In un’intervista rilasciata al Foglio, il leader leghista ha dapprima fatto il punto sulle nomine dei nuovi vertici Rai.
“C’è un Cda pienamente in carica, con tanto di amministratore delegato, che lavorerà nei prossimi giorni. Tengo a precisare che io non mi sono impuntato sui nomi, dico che se la Rai è servizio pubblico deve dar voce a tutti. Foa sarebbe un presidente di garanzia, non capisco perché si debba opporre un no preconcetto“
ha affermato, contestando a Forza Italia il veto che ha portato allo stallo sulla nomina del giornalista e giudicando “incomprensibile” l’atteggiamento degli azzurri. Al riguardo, Salvini ha ribadito il proprio sostegno al Presidente in pectore. “E’ cresciuto a pane e Montanelli, invito tutti ad approfondire la sua storia personale di uomo libero, anticonformista, schietto” ha commentato.
Sulla Rai del futuro, poi, il vicempremier ha lanciato una serie di considerazioni – alcune interessanti, altre più discutibili – tra cui la necessità di scegliere tra un servizio pubblico sostenuto dal canone ed uno foraggiato dalla pubblicità. Queste le sue parole:
“Sogno una Rai che potenzi le realtà produttive a livello locale, quindi Napoli, Torino, Milano, e che smetta di essere romano-centrica. A differenza di chi mi ha preceduto, mi auguro che si punti sulle testate regionali, nessuna chiusura. Poi i canali sono troppi, e mi piacerebbe che ci fosse almeno una rete senza alcun tipo di pubblicità (ci sono già reti senza pubblicità, ndDM). Fossi un consigliere di amministrazione, mi porrei l’obiettivo di scegliere: o canone o pubblicità, tutt’e due no. In prospettiva si dovrà mettere mano comunque a un’ulteriore riduzione del canone sul modello di alcune tv straniere“.
Proposte che, al di là della loro enunciazione, dovranno attendere ancora prima di essere esaminate dai vertici Rai. Prima ci sono da chiudere le partite sulla Presidenza Rai e sui direttori dei tg.
1. RoXy ha scritto:
4 agosto 2018 alle 20:59