Al Saturday Night Live si ride poco. Già questo basterebbe a legittimare qualche perplessità sulla riuscita dello show comico lanciato – non senza temerarie ambizioni – da Tv8. La sfida di portare sugli schermi italici un riadattamento del popolarissimo programma americano era interessante e meritevole d’attenzione; peccato però che, sin dalle prime puntate, lo spettacolo non abbia retto il peso di un titolo e di una storia tanto prestigiosi.
Del resto, se porti in scena il mitico “Saturday Night Live” hai delle responsabilità legate al marchio di fabbrica, crei delle aspettative. E non puoi pensare di cavartela con una sequela di sketch che non brillano né per originalità né per irriverenza, caratteristiche che invece hanno sempre distinto lo show nella sua versione originale. Va anche detto che il genere di comicità rappresentato dal Snl non ha mai attecchito sul pubblico nostrano, ma proprio per questo ci saremmo aspettati uno sforzo autoriale superiore, in grado di stuzzicare l’attenzione del telespettatore in una serata già di per sé difficile.
Invece, il tenore delle battute è spesso scarso e l’azzardo non è contemplato, nemmeno quando è a portata di mano. La gag su L’Isola dei Vip, ad esempio, si ispira alle dinamiche del noto reality show e qualche sorriso lo strappa ma, paradossalmente, non riesce a toccare le vette di surrealismo e di involontaria comicità raggiunte nel programma originale. La serie Sguburra, poi, gioca sulle incomprensioni linguistiche tra clan malavitosi rivali, pur limitandosi ad un generico sberleffo. E Il Terzo Segreto di Satira? C’è ma non lascia il segno. I giovani Trejolie alternano sketch gradevoli ad altri più modesti, mentre Mary Sarnataro non sempre trova adeguata espressione.
Claudio Bisio si conferma un professionista della risata: la sua presenza, incasellata in un ruolo a metà tra conduttore e capo-comico, dà robustezza al cast. Ma non basta. Così come non bastano gli ospiti di grido, che – a differenza di quanto accade del Snl statunitense – non sono sorretti da una scaletta particolarmente tosta e, di conseguenza, non creano un evento che vada al di là del recinto di Tv8.
Grande impresa, poca resa: come temevamo – e in qualche modo prevedevamo – alla vigilia del debutto, il Saturday Night Live italico fatica ad imporsi e persino a lasciarsi guardare, a fronte di un impegno e di un dispiegamento di forze considerevoli.