22
marzo

David di Donatello 2018: l’evento televisivo non c’è. Ridondante e forzato il monologo d’apertura della Cortellesi

David di Donatello 2018 - Diane Keaton e Renato Carpentieri

David di Donatello 2018 - Diane Keaton e Renato Carpentieri

Un Carlo Conti un po’ ingessato ha fatto da cerimoniere per la 62esima edizione dei David di Donatello, in una lunga diretta Rai nel corso della quale sono stati consegnati ben ventotto premi. Una carrellata a suo modo anche veloce, senza tempi morti – ad eccezione dei discorsi dei premiati talvolta eterni – ma televisivamente poco appetibile, dove i pochi momenti extra sarebbe stato addirittura meglio evitarli. Come il monologo iniziale di Paola Cortellesi sulle donne, che altrove avrebbe avuto un suo senso, ma che in apertura di uno show di prima serata è risultato ridondante e forzato, con quel “mignotta” ripetuto ad oltranza, fastidiosamente.

David di Donatello 2018: una carrellata di premi televisivamente poco appetibile

La valorizzazione delle donne in quel contesto andava fatta facendo parlare i film, e per fortuna così è stato. Aldilà della legittima condanna alla violenza sulle donne, che però in quel momento ci stava come i cavoli a merenda, il sesso femminile è stato protagonista con i due premi speciali a Diane Keaton e Stefania Sandrelli, con le ospiti musicali (Malika Ayane, Giorgia, Carmen Consoli) che hanno riarrangiato successi del passato legati ad alcune pellicole, e con i premi vinti nelle più disparate categorie. Certo, sono stati premiati più uomini che donne, ma magari se lo saranno anche meritato.

Momenti topici nella serata ci sono stati, piccole perle nel ritmo incessante e a volte catatonico. Bellissima per esempio la consegna del David a Renato Carpentieri, miglior attore protagonista per La Tenerezza, che a quasi settantacinque anni si è commosso guadagnandosi una spontanea standing ovation; curioso invece l’atteggiamento di Donato Carrisi, premiato come miglior regista esordiente, che era talmente ansioso di fare i ringraziamenti da aver un po’ liquidato il suo premiatore, un certo Steven Spielberg. Esplosivo, infine, il cast tecnico e artistico del film trionfatore di questa edizione, Ammore e Malavita.

Più interessante di questo prime time è stata la diretta di Rai Movie, perchè i protagonisti si sono potuti esprimere con più scioltezza, senza l’implacabile scaletta, e perchè il dietro le quinte è sempre la parte più divertente di certi eventi. Anche se i David il sapore dell’evento vero e proprio, almeno di quello televisivo, stavolta non lo hanno davvero avuto.

DAVID DI DONATELLO 2018: TUTTI I VINCITORI

DAVID DI DONATELLO 2018: TUTTE LE NOMINATION

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14 Commenti dei lettori »

1. Vince! ha scritto:

22 marzo 2018 alle 12:35

Giudizio controcorrente: per me Carlo Conti è stato molto più efficace di Alessandro Cattelan…



2. Marco Renda ha scritto:

22 marzo 2018 alle 12:46

Controcorrente? Ovviamente meglio la conduzione più “partecipe” di Conti che la conduzione robotica di Cattelan.
Io l’ho trovata una seriata piacevole, ma i film nominati non li ha visti nessuno quindi è normale che il pubblico non si interessi molto qualsiasi cosa tu ti possa inventare.
Una cosa che proprio non mi è piaciuta è la presentazione fredda dei 3 premi alla carriera senza neanche un montaggio video tributo. Questa è stata proprio una mancanza grave. Non ho capito nemmeno perché all’inizio della serata i premi venivano presentati con montaggio video, anche quelli tecnici, e invece per gli ultimi c’era solo il voice over che leggeva.



3. Travis ha scritto:

22 marzo 2018 alle 12:48

Anche io non condivido in toto con l’articolo. Un passo verso l’evento c’è stato. Soprattutto con il red carpet e la parata di star. Certo errori ce ne sono sempre ma se si guarda agli Oscar e si correggono l’anno prossimo potrebbe andare veramente bene.



4. Stefania Stefanelli ha scritto:

22 marzo 2018 alle 13:03

Il red carpet si è fatto anche su Sky…



5. Vittorio ha scritto:

22 marzo 2018 alle 13:11

Sinceramente ho trovato la serata molto elegante e per nulla lenta. Complice la presenza di Spielberg e della Keaton (molto coinvolti e partecipativi),la serata è andata bene,gli attori anche commossi alla consegna del premio,bei discorsi (anche se meritava di più in ascolti). Il fatto che da noi non venga visto ancora come ‘evento televisivo’ la colpa è da attribuire alla dirigenza,che ha sempre maltrattato questo format relegandolo alla seconda serata.



6. Stefania Stefanelli ha scritto:

22 marzo 2018 alle 13:12

@Vince! @Marco Renda: io non ho assolutamente scritto che Conti ha fatto rimpiangere Cattelan.



7. Nina ha scritto:

22 marzo 2018 alle 13:43

La Cortellesi impegnata è quanto di più insopportabile si possa immaginare: greve, pesante, cupa.



8. RoXy ha scritto:

22 marzo 2018 alle 14:34

Non ho visto il programma su Rai Uno, ma ho visto alcuni spezzoni a Detto Fatto … che dire … non so se sono più tristi o ridcoli questi attoruncoli di serie Z italiani che scimmiottano le altrettanto pessime starlettes hollywoodiane. Poveracci che scimmiottano poveracci, ‘na poracciata scema senza precedenti! Andate a zappare che non vi conosce nessuno, nessuno, l’anonimato è la vostra unica caratura.



9. Valentina ha scritto:

22 marzo 2018 alle 16:14

Non avete citato la “perla” di Nino Frassica… Non mi dispiace, lo seguo sempre con simpatia, ma il suo “contributo comico” è stato a dir poco provinciale e imbarazzante, fuori contesto, se così si può dire…



10. Roberto ha scritto:

22 marzo 2018 alle 17:34

Comunque un miglioramento c’è stato



11. Piero ha scritto:

22 marzo 2018 alle 18:52

Le premiazioni cinematografiche in Italia non hanno mai avuto successo ed il 14% di ieri è stato un grande risultato vvincendo la serata con uno spettacolo gradevolissimo! Chi ha scritto l’articolo forse vive su Marte!



12. Primus ha scritto:

22 marzo 2018 alle 19:20

La Cortellesi è un’attrice versatile e straordinaria, probabilmente alcuni saranno abituati alla Arcuri….



13. Stefania Stefanelli ha scritto:

22 marzo 2018 alle 20:31

@Piero: io non ho parlato degli ascolti, non sono quelli il metro di giudizio. La serata mi è sembrata poco appetibile e Carlo Conti non era al suo top.



14. soralella ha scritto:

23 marzo 2018 alle 11:20

RoXy se ti riferisci alle “performance” di Cortellesi e co. sono d’accordo con te.

Se fossi una vittima di molestie, o peggio, vedere persone del genere che pretendono di rappresentarmi mi farebbe inc…are non sai quanto. Tutta questa pagliacciata mi sembra solo una galattica mancanza di rispetto e sensibilità verso le donne che ogni giorno vengono violentate e/o massacrate. E queste si lamentano perchè qualche produttore miliardario offre loro oro, incenso, mirra, vita da superstar e voli privati, e poi, ma pensa tu, si aspetta qualcosa in cambio. Fosse per me, ci andrebbero davvero a zappare la terra.

L’unica vittima vera in quel parterre mi è parsa Giovanna Mezzogiorno, talmente irriconoscibile e imbruttita da quel look terrificante che dovrebbe denunciare per violenza privata chi glielo ha propinato.



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