La prima puntata di Tango per Libertà, andata in onda ieri sera su Rai 1, si è conclusa con un grosso colpo di scena, che di certo avrà interdetto il pubblico: il cattivo della situazione altri non era che Diego Madero, il personaggio fino a quel momento buono interpretato da Giorgio Marchesi. Una sorpresa ben confezionata che ha avuto l’effetto di uno scossone: peccato solo che sia arrivata così tardi.
Tango per la libertà: prima puntata lentissima ma fruttuosa
Tango per la libertà si è infatti rivelato troppo lento nella prima parte, a tratti estenuante. Il racconto sulla vita di Marco Ferreri (nella realtà il vice-console Calamai) e la sua avventura nell’Argentina dei desaparecidos è partito in maniera soft e tale è rimasto, trasmettendo un senso di costante incompiuto che, però, ha portato i suoi frutti. Il pubblico, nell’attesa che arrivasse qualcosa a dare un senso alla visione, è rimasto attaccato allo schermo facendo portare a casa all’ammiraglia Rai il 18.5% di share.
Fedele alla tradizione delle miniserie dell’azienda di Viale Mazzini, anche questa produzione si è mossa su due piani di racconto paralleli: quello storico, con la ricostruzione di fatti ed episodi che hanno segnato un’epoca, e quello intimista, con la messa in scena di paure, emozioni ed aspettative dei protagonisti. Il tutto però troppo sussurrato, accennato, in pratica non sfruttato a dovere.
Tango per la libertà: bravi gli interpreti
Il riscontro positivo è stato meritato dagli interpreti, tutti nella parte e con personaggi ben delineati a cui dare vita: da Alessandro Preziosi a Marchesi naturalmente, ma anche Anna Valle con la sua elegantissima Carmen nonché l’ex valletta di Sanremo Rocio Munoz Morales, che non solo ha fatto l’attrice ma anche la ballerina, essendo la sua Anna Ribeiro la protagonista del sensuale tango che dà il titolo alla fiction.
A questo punto la speranza è che la seconda puntata di questa sera (qui le anticipazioni) abbia un ritmo diverso, visto l’epilogo della prima.