I Conti non sono separati: per dirla con Totò, “è la somma che fa il totale”. A seguito di indiscrezioni sul compenso percepito da Carlo Conti per la conduzione del Festival di Sanremo 2017, la Rai fa sapere che quest’anno il cachet del noto presentatore non sarà legato al singolo evento, ma sarà parte di un contratto di esclusiva che comprende varie prestazioni svolte per l’azienda di Viale Mazzini.
Nei giorni scorsi, alcuni organi di stampa scrivevano che il guadagno di Carlo Conti per la 67ª edizione del Festival si sarebbe aggirato attorno ai 650 mila euro, vale a dire 100 mila euro in più rispetto all’anno scorso. A stretto giro, però, è arrivata la precisazione da Viale Mazzini.
“Si precisa che il compenso lordo dell’artista, uno dei volti di punta dell’azienda, non è legato al singolo evento ma inserito in un contratto di esclusiva che comprende la conduzione, la direzione artistica del Festival e di Radio Rai e la realizzazione – in qualità di autore e conduttore – di altre trasmissioni” si legge in un comunicato del servizio pubblico.
Per Maria De Filippi, invece, il problema non si pone: la prima donna di Mediaset, che all’Ariston affiancherà il presentatore toscano, co-condurrà la kermesse a titolo gratuito. Maurizio Crozza, invece, stando ai rumors, dovrebbe partire da una base di 120mila euro per i suoi interventi ironici nel corso delle cinque serate.
La Rai ha inoltre sottolineato che il Festival di Sanremo non pesa sulle risorse derivanti dal canone, e che da almeno due anni è in attivo grazie al contenimento dei costi, agli introiti pubblicitari e ai ricavi commerciali, per un totale stimato quest’anno di 23 milioni di euro. Nei giorni scorsi, lanciandosi in dichiarazioni euforiche sull’esito dell’evento 2017, l’AD di Rai Pubblicità aveva parlato di un fatturato di 25.500.000 di euro.
Infine, da Viale Mazzini hanno fatto sapere che anche durante il Festival proseguirà l’impegno Rai a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma attraverso uno spazio dedicato alla situazione del Centro Italia, unito alla raccolta fondi Ricominciamo dalle scuole. In merito alle iniziative di solidarietà, la Rai ha infine puntualizzato che i fondi derivanti dal canone non possono essere devoluti direttamente a tale scopo.
1. eliana rotoli ha scritto:
23 gennaio 2017 alle 13:46