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gennaio

BEPPE SALA: “RAI PORTI PARTE DELL’INFORMAZIONE A MILANO”. NICOLA ZINGARETTI REPLICA

Antenna Rai di Milano

Vi abbiamo già raccontato del piano di riorganizzazione che Sky ha presentato un paio di giorni fa, con annessi esuberi e trasferimenti. La rivelazione che ha stimolato particolarmente (e inevitabilmente) i palati degli amministratori locali è quella relativa al passaggio di alcuni importanti pezzi (come Sky TG24) da Roma a Milano. E siccome una ciliegia tira l’altra c’è chi subito ha pensato alla Rai, come Beppe Sala:

“Mi sembra il momento che la Rai faccia qualcosa in più, dopo tante discussioni, per portare parte dell’informazione a Milano. Mi attiverò, e chiederò anche al Consiglio comunale di fare altrettanto”.

Il messaggio del sindaco di Milano (“obiettivamente una capitale dell’informazione e dell’audiovisivo” ha rivendicato) era rivolto alla tv di Stato ma anche al Governo. Sala (che è stato eletto sindaco lo scorso giugno), dunque, si è attivato e ha chiamato il Direttore Generale della Rai:

L’ho invitato a venire a Milano. Non ho un’idea precostituita, dico solo che, siccome si è tanto parlato dell’ipotesi di portare qualcosa a Milano, credo che sia il momento di riflettere e di chiarire al sindaco se ci sono reali intenzioni. Ho sentito parlare di Tg2 e di centri di produzione di contenuti che sono vicini alla cultura e alla tradizione milanese, all’industria, alla finanza, alla creatività. A me interessa che qualcosa si faccia, credo che Milano lo meriti e credo che sia un bene anche per la Rai“.

Antonio Campo Dall’Orto è atteso a Milano nei prossimi giorni per cominciare una “riflessione serena”, ma in realtà la vicenda è spinosa. Proprio il trasferimento del Tg2, infatti, faceva parte del “Piano di riforma per l’informazione” firmato dal direttore Carlo Verdelli che a seguito della bocciatura della sua proposta si è dimesso il 3 gennaio scorso.

Se Milano e Lombardia si leccano i baffi, nel centro Italia masticano amaro, ma rispondono a tono e Nicola Zingaretti (il governatore della Regione Lazio) ha invitato Beppe Sala a non sottrargli “professionalità e uffici”, annunciando con una nota:

“Anche io ho chiamato il dg Campo dall’Orto e lo ringrazio per la chiarezza e la disponibilità. Con la Capitale non scherziamo.

E, sempre da Roma e sempre dalle fila del Pd, si è fatto sentire anche Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza, che senza mezzi termini ha scritto su Facebook:

“Se il sindaco Sala incontrerà il direttore generale Rai lasci perdere questioni già sconfessate dai vertici e senza fondamento come l’eventuale spostamento di redazioni giornalistiche Rai (Tg2) a Milano, piuttosto si informi con il dg Rai sulla situazione di Rai Sport e sul rischio che magari qualcuno in commissione di Vigilanza possa chiedere conto del sottoutilizzo della redazione sportiva di Milano e del perché non venga trasferito tutto a Roma. Sala potrebbe chiedere conto del perché il presidio sportivo di Milano abbia una funzione fantasma, che potrebbe portare a chiedere il rientro di tutte le attività a Roma per evitare sprechi inutili e disorganizzazione”.

Sala però è sicuro di sé. Raggiunto dall’Ansa, ha chiosato con una certa dose di sarcasmo:

“É logico che ognuno cerchi di difendere il suo territorio. Io penso che un po’ di milanesizzazione alla Rai male non faccia. Magari all’incontro mi diranno che non c’è alcuna intenzione, però troverei bizzarro che dopo che sono uscite notizie sul fatto che invece c’è intenzione di rafforzare un po’ Milano, mi dicessero che si stava scherzando. Io penso che spazio ce ne sia. O la Rai ha fatto studi e piani per niente oppure suppongo che non stiano scherzando”.

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4 Commenti dei lettori »

1. luca_parma ha scritto:

22 gennaio 2017 alle 16:55

Probabilmente sarò coperto di insulti. Ma l’idea non la trovo poi così male. Sono stanco di vedere programmi di informazione, spettacoli e fiction in cui sempre comunque e dovunque prevarica l’accento romano.
O si studia dizione. O si differenzia. Questa è la mia opinione.



2. lordchaotic ha scritto:

22 gennaio 2017 alle 18:21

Non capisco perché visto che ci sono 3 tg uno non possa avere direzione a Roma una a Milano e l’altro a Napoli. La rai mica è solo di Roma



3. RoXy ha scritto:

22 gennaio 2017 alle 19:05

Gli artigli dei politici di sinstra sull’informazione della TV pubblica e nessuno dice niente, anzi si commenta e si danno amabilmente opinioni come nulla fosse. Mah…



4. Gianni ha scritto:

22 gennaio 2017 alle 22:45

Sulla dizione non posso starmene zitto.
Pensa che io che vivo nel Lazio sono invece infastidito dalle cadenze dialettali del nord e del sud che sento quotidianamente sulla Rai.
Forse perchè abituato alla cadenza romana non l’avverto più.
Ma ti assicuro che di dizioni orrende se ne sentono tutti i giorni e non sono certo romane.

Antonella Clerici ad esempio! Decenni fa da giornalista parlava correttamente adesso non si può sentire. Cadenze del nord, non so di dov’è. Trovo strano però che se vive a Roma sia peggiorata tanto.

La Isoardi! Terrificante. Tutte le vocali sbagliate! E non è certo una parlata romana.

Insomma ben venga la dizione per tutti visto che il livello è bassissimo. Il dialetto fa allegria ma solo quando è una scelta voluta non come in questi casi un’obbligo perchè frutto di poco esercizio e ignoranza.



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