Vi abbiamo già raccontato del piano di riorganizzazione che Sky ha presentato un paio di giorni fa, con annessi esuberi e trasferimenti. La rivelazione che ha stimolato particolarmente (e inevitabilmente) i palati degli amministratori locali è quella relativa al passaggio di alcuni importanti pezzi (come Sky TG24) da Roma a Milano. E siccome una ciliegia tira l’altra c’è chi subito ha pensato alla Rai, come Beppe Sala:
“Mi sembra il momento che la Rai faccia qualcosa in più, dopo tante discussioni, per portare parte dell’informazione a Milano. Mi attiverò, e chiederò anche al Consiglio comunale di fare altrettanto”.
Il messaggio del sindaco di Milano (“obiettivamente una capitale dell’informazione e dell’audiovisivo” ha rivendicato) era rivolto alla tv di Stato ma anche al Governo. Sala (che è stato eletto sindaco lo scorso giugno), dunque, si è attivato e ha chiamato il Direttore Generale della Rai:
“L’ho invitato a venire a Milano. Non ho un’idea precostituita, dico solo che, siccome si è tanto parlato dell’ipotesi di portare qualcosa a Milano, credo che sia il momento di riflettere e di chiarire al sindaco se ci sono reali intenzioni. Ho sentito parlare di Tg2 e di centri di produzione di contenuti che sono vicini alla cultura e alla tradizione milanese, all’industria, alla finanza, alla creatività. A me interessa che qualcosa si faccia, credo che Milano lo meriti e credo che sia un bene anche per la Rai“.
Antonio Campo Dall’Orto è atteso a Milano nei prossimi giorni per cominciare una “riflessione serena”, ma in realtà la vicenda è spinosa. Proprio il trasferimento del Tg2, infatti, faceva parte del “Piano di riforma per l’informazione” firmato dal direttore Carlo Verdelli che a seguito della bocciatura della sua proposta si è dimesso il 3 gennaio scorso.
Se Milano e Lombardia si leccano i baffi, nel centro Italia masticano amaro, ma rispondono a tono e Nicola Zingaretti (il governatore della Regione Lazio) ha invitato Beppe Sala a non sottrargli “professionalità e uffici”, annunciando con una nota:
“Anche io ho chiamato il dg Campo dall’Orto e lo ringrazio per la chiarezza e la disponibilità. Con la Capitale non scherziamo“.
E, sempre da Roma e sempre dalle fila del Pd, si è fatto sentire anche Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza, che senza mezzi termini ha scritto su Facebook:
“Se il sindaco Sala incontrerà il direttore generale Rai lasci perdere questioni già sconfessate dai vertici e senza fondamento come l’eventuale spostamento di redazioni giornalistiche Rai (Tg2) a Milano, piuttosto si informi con il dg Rai sulla situazione di Rai Sport e sul rischio che magari qualcuno in commissione di Vigilanza possa chiedere conto del sottoutilizzo della redazione sportiva di Milano e del perché non venga trasferito tutto a Roma. Sala potrebbe chiedere conto del perché il presidio sportivo di Milano abbia una funzione fantasma, che potrebbe portare a chiedere il rientro di tutte le attività a Roma per evitare sprechi inutili e disorganizzazione”.
Sala però è sicuro di sé. Raggiunto dall’Ansa, ha chiosato con una certa dose di sarcasmo:
“É logico che ognuno cerchi di difendere il suo territorio. Io penso che un po’ di milanesizzazione alla Rai male non faccia. Magari all’incontro mi diranno che non c’è alcuna intenzione, però troverei bizzarro che dopo che sono uscite notizie sul fatto che invece c’è intenzione di rafforzare un po’ Milano, mi dicessero che si stava scherzando. Io penso che spazio ce ne sia. O la Rai ha fatto studi e piani per niente oppure suppongo che non stiano scherzando”.
1. luca_parma ha scritto:
22 gennaio 2017 alle 16:55