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ottobre

DARIA BIGNARDI: POLITICS DIVENTA TRIBUNA POLITICS, MA NON CHIUDE. STASERA RENZI VS BERLINGUER. IL MIO STIPENDIO? NON POSSO TAGLIARLO IO.

Daria Bignardi

Daria Bignardi

La volontà di mantenere il pubblico classico di RAI3, ma anche di allargarlo e ringiovanirlo. Questo uno dei princìpi guida che a otto mesi dal suo arrivo a Rai 3 come direttrice di rete, Daria Bignardi – in un’intervista a Repubblica – dice di voler continuare a seguire. Nel corso dell’intervista fa un primo bilancio della sua esperienza che, ci tiene a sottolineare, per lei rappresenta “una parentesi, seppure appassionante” (siamo già alla parentesi!).

Prima questione spinosa, gli ascolti di “Politics, il talk di approfondimento politico condotto da Gianluca Semprini, che dopo la prima puntata ha registrato ascolti sempre più bassi: «Politics sta sperimentando un nuovo formato e un nuovo volto, gli serve tempo», dice la Bignardi, ricordando che anche il primo “Ballarò” di Floris all’inizio ci ha messo molto tempo per ingranare. Ricorda inoltre che l’ospite in studio nella puntata dell’11 ottobre sarà il premier Matteo Renzi, che si confronterà, tra gli altri, anche con Bianca Berlinguer, e che dal 18 ottobre fino al referendum il programma diventerà “Tribuna Politics, per dare spazio ai confronti sul tema: «Per quando torniamo avremo lavorato a nuove idee e assestamenti. Non sarebbe stato serio arrivare con un mandato preciso di innovazione e non cambiare Ballarò per evitare polemiche. Ma ci vuole molto allenamento per far riuscire un salto mortale». In ogni caso la Bignardi esclude che il programma possa essere chiuso.

A chi parla di un generale abbassamento degli ascolti di Rai 3, Daria Bignardi risponde che, invece, sono in crescita costante e vanno meglio dello scorso anno, «e ancora devono arrivare Rischiatutto, il programma sulle nuove unioni che si intitola Stato Civile, Pif e Virginia Raffaele in primavera», ricorda. A chi invece accusa la rete di essere “filorenziana”, «non capisco cosa voglia dire» risponde la Bignardi. «I programmi possono essere buoni o meno buoni, non renziani o meno renziani. A me molti sembrano buoni, al pubblico pure, dicono le risposte».

Questione spinosa anche quella del suo stipendio, di 300.000 euro, al di sopra del tetto di 240.000 euro previsto dalla nuova legge. «Non posso tagliarlo io e non sarebbe serio ne discutessi io», dice senza indugio la Bignardi. «Ho accettato per spirito di servizio e curiosità intellettuale…Vorrei ricordare che per la prima volta i direttori di rete hanno contratti a termine. Ma mi adeguerò alle regole, come ho fatto finora e com’è giusto».

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6 Commenti dei lettori »

1. RoXy ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 15:05

Il reuccio di Rignano sull’Arno invade la televisione italiana credendo di poterci convincere a sposare la sua opinione sul referendum.
Ancora più squallida però è la diffusione sulle reti RAI dei sondaggi farlocchi di IXE’, con percentuali assolutamente inattendibili frutto della volontà di voler guidare il telespettatore a senso unico.



2. Eolo ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 15:54

Almeno Daria Bignardi è stata sincera, quando ha detto che il suo stipendio non può tagliarlo lei… Purtroppo, quella degli stipendi alti è sempre stata la norma… (ci vorrebbe Robin Hood…). Dovrebbero piuttosto mettere una nuova soglia massima (al di sotto dei 200 mila annui, anziché 240).



3. Luca ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 16:41

La Bignardi è una incapace
E anche bugiarda
Floris ha fatto da subito ascolti molto alti
E’ vero però che 15 anni fa gli spettatori si appassionavano di più di politica,oggi si sono rotti gli zebedei nel vedere gentaglia in un teatrino , che fa finta di litigare e di avere idee diverse
Ora vogliono copiare dalla Gruber e fare dei confronti diretti ,ma la Gruber è la Gruber ,non puoi imitare la sua professionalità
Se Politics faceva 650.000 spettatori,tribuna politics farà 300.000 spettatori
Semprini è troppo incalzante ,dopo un po’ fa venire solo rabbia e la pressione alta,non è adatto alla Rai…
Bignardi ,300.000 euro all’anno per fare che cosa ? Vergognati



4. Luca ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 16:43

Floris ha fatto da subito ascolti molto alti
E’ vero però che 15 anni fa gli spettatori si appassionavano di più di politica,oggi si sono rotti gli zebedei nel vedere gentaglia in un teatrino , che fa finta di litigare e di avere idee diverse
Ora vogliono copiare dalla Gruber e fare dei confronti diretti ,ma la Gruber è la Gruber ,non puoi imitare la sua professionalità
Se Politics faceva 650.000 spettatori,tribuna politics farà 300.000 spettatori
Semprini è troppo incalzante ,dopo un po’ fa venire solo rabbia e la pressione alta,non è adatto alla Rai…
Bignardi ,300.000 euro all’anno per fare che cosa ? Vergognati



5. Gipsy ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 17:07

Io credo che con Tribuna Politics gli ascolti del programma di Semprini possano un po crescere e quando saremo alla vigilia di nuove elezioni ancora di più ( e questo vale anche x il programma concorrente).



6. lordchaotic ha scritto:

11 ottobre 2016 alle 21:33

No luca ma proprio per nulla all’inizio ballare faceva ascolti molto bassi lo stesso Floris anni fa in un’intervista lo ammise prendendosene la colpa, poi lavorando divenne il programma che sappiamo



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