“Prima o poi un altro Sanremo ci sarà. Ma adesso ho voglia di novità. Mi vorrei concentrare su un progetto a lungo termine“. Fabio Fazio volta pagina ma non esclude un ritorno sul palco dell’Ariston. Intanto, però, nel suo futuro c’è altro: in un’intervista rilasciata al Corriere al termine della stagione di Che tempo che fa, il conduttore ha espresso la volontà di sperimentare cose nuove entro il triennio di contratto che lo lega alla Rai, sempre in coppia con Luciana Littizzetto. “Il nostro è un sodalizio indistinguibile dalla vita reale, non si da dove finisce uno e comincia l’altro” ha detto.
In attesa di lanciare nuovi progetti, Fazio ha però stilato un bilancio dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, commentando anche le critiche sugli ascolti poco soddisfacenti.
Fabio Fazio su Sanremo: errore ripete schema già fatto
“L’errore è stato ripete uno schema che già avevamo fatto e la responsabilità me la prendo. Credo sia però anche doveroso riconoscere le cose eccellenti che sono accadute dal punto di vista del contenuto, della qualità della musica e del rispetto che abbiamo avuto per gli artisti (…) Certo, se si misura tutto con gli ascolti… vorrà dire che ho perso contro di me: tre su quattro dei Festival che ho condotto sono stati i più visti degli ultimi quindici anni“
ha affermato il conduttore, che nel Sanremo della “bellezza” (leitmotiv un po’ stonato della kermesse 2014) ha dovuto fare i conti anche con l’inaspettata irruzione di alcuni operai in teatro. Un fuori programma quantomeno sospetto, secondo Fazio.
“Disoccupati non erano, ma poi si è scoperto nel silenzio generale che erano pregiudicati. E’ stato un fatto inquietante, che mi ha colpito sin da subito. Avevo intuito dal primo istante che c’era qualcosa che non tornava“
ha rivelato il buon Fabio, anche se in realtà i retroscena non passarono sotto silenzio: in quei giorni non si parlava d’altro e gli organizzatori dovettero gettare acqua sul fuoco. “Continuo a pensare che anche la mancata apertura del sipario non sia stata una casualità” ha anche aggiunto il conduttore, che ha poi parlato delle critiche rivoltegli in merito al compenso milionario ricevuto da Viale Mazzini.
“C’è un clima, un uso del linguaggio una disponibilità a far leva su cose e persone con una tale violenza e aggressività che mi lascia sgomento” ha lamentato Fazio, senza però entrare nel merito dell’entità del cachet. Forse perché è meglio tacere certe cifre, visto che in Rai è partita la spendig review imposta dal governo. Una sforbiciata da 150 milioni di euro.
Fabio Fazio: in Rai rischio di tagli sui programmi
“Il rischio è si trasformino in tagli lineari sui programmi. Invece proprio oggi il prodotto e il ruolo dell’editore, vista la frammentazione degli ascolti, dovrebbe essere centrale (…) Come succede negli altri Paesi, l’ascolto di un programma dovrebbe tenere conto anche delle visualizzazioni dei giorni successivi alla messa in onda“
ha commentato Fazio, l’uomo che guardava al futuro.
1. Marco89 ha scritto:
27 maggio 2014 alle 12:53