Timothy Cavicchini



3
maggio

THE VOICE: ECCO IL POKER D’ASSI

Veronica De Simone

La volata verso la finale è ufficialmente iniziata. Da sessantaquattro dopo le blind a trentadue dopo le battles, adesso dopo il secondo live show, a The Voice sono rimasti in sedici, quattro cantanti per ogni team. A contendersi però il titolo di prima “voce d’Italia” il prossimo 30 Maggio saranno soltanto in quattro, i migliori per ogni squadra. Premettendo il livello piuttosto alto dei concorrenti rimasti in gara, ecco i quattro assi su cui puntare.

Partiamo dal team Noemi, l’asso di fiori è Silvia Capasso. 31 anni di Anzio, la cantante, per cui si era girata soltanto il coach dalla chioma rossa, ha finito per conquistare tutti gli altri e anche il pubblico. Dalla sua parte, oltre alla voce, anche un aspetto lontano dal prototipo televisivo classico che sposa in pieno l’obiettivo principale del talent, quello di dare importanza solo all’ugola e a nient’altro. Possibile outsider: Giuseppe Scianna.

Per il team più rock, quello di Piero Pelù, l’asso di picche è Timothy Cavicchini. Se anche l’occhio vuole la sua parte, il biondo palestrato ha mezza vittoria in tasca. Se alla presenza scenica si aggiunge una voce potente, il quadro è completo. Molto supportato dal pubblico femminile, non è da sottovalutare la forza potenziale al televoto. Si candida come outsider chi ha portato i Nirvana in prima serata sulla Rai: Francesco Guasto.




11
aprile

THE VOICE OF ITALY: CONTINUANO LE BATTLES E SPICCANO I MUSCOLI DI TIMOTHY CAVICCHINI

Timothy Cavicchini - The Voice

E’ ancora presto per definire The Voice un fenomeno di costume nel nostro Paese ma qualcosa si muove. Questa sera andrà in onda la seconda puntata delle Battles in cui due cantanti dello stesso team si affrontano sul ring per accedere alla fase finale del talent, quella in diretta che prenderà il via giovedì 25 aprile. A sperare nella promozione (ma sarà per il prossimo giovedì) è Timothy Cavicchini, 28enne del team Pelù, che si sta facendo notare, oltre che per la voce, per il suo aspetto fisico.

Il cantante, tutto rock e muscoli in bella vista – come si può notare dalla fotogallery – ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui spiega di essere stato cercato dalla produzione per far parte del programma (non solo casting dunque a The Voice) e di avere buone probabilità di vittoria, considerato che “di donne brave ce ne sono già tante, il mondo musicale ha fame di uomo. Anche perché quelli emersi di recente – penso a Mengoni – non hanno la classica voce maschile“. Timothy ha tutte le carte in regola, insomma, per sfondare e per battere i rivali a colpi di televoto.

Questa sera saranno ventidue i cantanti che si daranno battaglia (qui i promossi della prima puntata). Si scambiano segni di pace, invece, i quattro coach – Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante – che sembrano andare d’amore e d’accordo. Il buonismo imperante a The Voice è l’unica nota stonata del programma, anche perchè – nonostante in finale arrivi un cantante per squadra – con i live show la gara dovrà inevitabilmente entrare nel vivo per mettere un po’ di pepe tra una esibizione e l’altra.

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