Nella dodicesima puntata della nona stagione di Grey’s Anatomy, i medici dovranno affrontare un rischio chiusura per l’ospedale. Era già capitato durante la lunga storia della serie che il Seattle Grace si trovasse ad affrontare una crisi economica, quella che poi si risolse con la fusione con il Mercy West e l’arrivo di nuovi specializzandi, tra i quali Jackson e April, poi diventati parte integrante sia dello staff medico sia della serie.
Questa volta a dirigere l’ospedale c’è Owen e, visto che è proprio lui a essere in parte responsabile del dissesto finanziario della struttura, che dovrà pagare gli indennizzi del disastro aereo, correre ai ripari è una sua priorità. Arriva così una ex allieva di Richard, in qualità di consulente medico-finanziaria che dovrà osservare le attività dell’ospedale per capire quali tagli è possibile apportare per evitare la chiusura. A rischio sarà il pronto soccorso. E la proposta della sua chiusura non troverà tutti i medici d’accordo.
Intanto, si susseguono una serie di interventi particolarmente complicati al Seattle Grace, uno dei quali richiederà addirittura una trasferta aerea di Meredith. Di nuovo un aereo dopo il trauma dell’incidente.
A proposito di traumi, sia Derek sia Arizona iniziano a superare il proprio. Derek dopo l’intervento sembra aver recuperato il pieno utilizzo della mano incidentata e la mette alla prova con un intervento di 23 ore. Arizona dal canto suo si impegna a superare il dolore provocato dalla “sindrome dell’arto fantasma” grazie all’aiuto di Owen.