“Ragazzi, studiare non serve a niente! Non non l’abbiamo fatto e guardate dove siamo arrivati!”: le parole sono dei Soliti Idioti, ospiti della seconda puntata de La Scimmia, il nuovo learning show targato Taodue. Dopo un inizio poco ritmato e ripetutamente intervallato da “pillole video” tipiche del rapido linguaggio della rete, il secondo appuntamento dello show si è mostrato più compatto e scorrevole, peccato che la scuola di Italia1 predichi bene e razzoli male.
Fermo restando che diversi allievi della Scimmia sembrino davvero intenzionati a raggiungere la maturità, altrettanti si dimostrano superficiali e svogliati, profondamente affascinati da quelle telecamere accese puntate su di loro. Prendiamo il caso di Alejandro, grande protagonista della puntata di oggi. Fisico atletico, una grande passione per la boxe, riprese a grandangolo per immortalare la sua forza e la sua tenacia che vengono interrotte da un Pietro Valsecchi profondamente amareggiato nei confronti del ragazzo: egli, in realtà, ha mentito alla produzione non avendo superato il quarto anno delle superiori e, quindi, sarebbe non idoneo a partecipare al programma. Sarà che l’aria del “brutto dal cuore tenero” piace a tutti, sarà che il suo è l’unico nome facilmente rintracciabile fra quelli dei concorrenti, fatto sta che Alejandro potrà continuare la sua permanenza nella scuola a patto di studiare il doppio recuperando, così, sia il programma scolastico del quinto che del quarto anno.
“Quando si tradisce la fiducia la si riguadagna, molti sbagliano ma pochi rimediano”. Così recita Alejandro citando le parole ad affetto probabilmente lette sul cartoncino del Bacio Perugina con i complimenti di Giulia Bevilacqua che apprezza il suo temperamento e la sua voglia di rimediare. Quanto durano i buoni propositi e la dimostrazione di una fiducia salda e longeva? Neanche un break pubblicitario. La classifica stilata dai professori segnala come ultimi della scuola Giulia, Greta e lo stesso Alejandro. “Ecco, se per voi va bene, io me ne andrei anche subito!”. Ma come, poco prima era pronto a farsi carico del doppio lavoro di studio e ora minaccia di abbandonare tutto?
Evidentemente sì, dopotutto siamo in tv e tutto può succedere. Greta, sconfitta nella sfida con Giulia, dovrà vedersela con l’agguerrito Riccardo, sospeso già alla prima puntata, per rimanere nella scuola. I due sono attorniati dai ragazzi e la commissione è pronta a interrogarli. Vince Riccardo che, dispensando massime su Leopardi e sull’impero Napoleonico, straccia la sua avversaria sospesa fra silenzi imbarazzanti e sguardo stralunato. La sospensione è per lei. Malgrado i problemi familiari che affliggono molti concorrenti, come il difficile rapporto di Mattia Puglia con il padre, il programma non decolla e, anche grazie a ospitate non propriamente pertinenti come quella de I Soliti Idioti, trasmette quell’aria di sufficienza e di menefreghismo che in una classica scuola sarebbe inaccettabile.
Ora, sicuramente non sarebbe il caso di scomodare Romano Luperini o Dario Fo per insignire i ragazzi di una valida lezione di cultura, ma quanto è giusto ospitare dei comici che, seppur bravi, non hanno chissà quale preparazione accademica alle spalle? Che sia un messaggio ai concorrenti del tipo “voi perdete tempo, intanto noi siamo ricchi e famosi”? Non è certo il giusto modo di gestire un programma che cerca in tutti i modi di apparire “educativo”. La formula migliorerà col tempo?
1. Giuseppe ha scritto:
13 ottobre 2012 alle 16:47