16
luglio

STUDIO 60 ON THE SUNSET STRIP: LA TV CI HA LOBOTOMIZZATO?

Studio 60” (…) Siamo stati lobotomizzati e proprio dall’industria più influente della nazione che ha deciso di buttare anni e anni di professionalità e regredire, ragionare come dodicenni, standardizzando i programmi su quei parametri e non dodicenni intelligenti ma quelli più idioti. Vi stanno riempiendo il cervello di tante, troppe volgarità, e voi lo permettete. Cambiate canale se volete salvarvi (…)”

Una dura requisitoria, questa, ai danni della tv, pronunciata non dall’ennesimo sociologo “tuttofare” o da un intellettuale con la puzza sotto il naso ma da uno dei personaggi della nuova serie Studio 60 on the Sunset Strip, in onda, dal lunedì al venerdì, ogni notte, intorno alle 2 su Italiauno. Il personaggio in questione è il produttore esecutivo del fantomatico show di sketch comici Studio 60 on the Sunset Strip (una sorta di Saturday night live), di cui la serie segue il dietro le quinte, che esausto dall’ennesima censura sale sul palco, interrompendo così la diretta dello show e inveendo contro la televisione americana. Allo sfogo seguirà ovviamente, il licenziamento da parte della rete, diretta dalla neo presidente Jordan McDeere (Amanda Peet), una donna determinata e sicura di sè, intenzionata a dare una svolta al network attraverso l’inserimento di programmi di qualità.

Alla donna preme, altresì, che “Studio 60″ , dopo la pubblicità negativa fatta dall’ormai ex produttore, sia rilanciato. Da qui la decisione di assumere due “pezzi grossi” come Matt Albie (Matthew Perry, il celebre Chandler di FriendsndDM), autore di fama, e Danny Tripp (Bradley Whitford), produttore abile ma con qualche difficoltà legate all’abuso di sostanze stupefacenti. Per entrambi si tratta di un ritorno alle origini, visto che la loro carriera era iniziata su quel palcoscenico. I due ritroveranno, così, vecchi problemi e colleghi; Matt, in particolare, sarà costretto a confrontarsi con Albie (Harriet Hayes), la star dello show con cui ha avuto una tormentata relazione.

Studio 60 on the Sunset Strip nasce negli Usa nella stagione 2006/07 sulla Nbc dove va in onda per una sola stagione, composta da 22 episodi;  i bassi ascolti e gli alti costi di produzione, infatti, non ne hanno consentito il proseguimento. Eppure la fattura della serie, creata da Adam Sorkin, garanzia di qualità e già creatore di The West Wing cui la serie deve molto, è elevatissima. Dialoghi e ritmo serrati, infatti, si succedono, con estremo realismo, a una buona dose di humor e satira sociale. Suddette caratteristiche, in aggiunta ad un tema troppo “tecnico”, il dietro le quinte di uno show televisivo, se da un lato elevano la qualità della serie, dall’altro la rendono meno comprensibile al grande pubblico. Alla luce di ciò e della breve durata, risulta comprensibile la scelta di Italia1 di confinare la serie in notturna.

Numerose, infine, le guest star della serie, tra le quali Felicity Huffman, Christine Lahti, Eli Wallach e John Goodman; quest’ultimo, per la sua interpretazione, si è aggiudicato un Emmy Award.

Studio 60 On Sunset Strip è una produzione Shoe Money Productions/Warner Bros. Television per Nbc, ideata da Adam Sorkin.



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1 Commento dei lettori »

1. erodio76 ha scritto:

16 luglio 2009 alle 09:34

“Siamo stati lobotomizzati e proprio dall’industria più influente della nazione che ha deciso di buttare anni e anni di professionalità e regredire, ragionare come dodicenni, standardizzando i programmi su quei parametri e non dodicenni intelligenti ma quelli più idioti.”

Una ottima analisi anche della nostra tv!
30 anni di tv commerciale (per quanto amata anche da me) e il successivo adeguamento della tv pubblica a certi standard hanno prodotti danni alla società molto pesanti.
I ragionamenti che erano di pochi sono diventati quelli delle masse e cosi’ ci ritroviamo tutti a voler fare tv anziche’ pensare a problemi piu’ seri…



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